Continuità territoriale, si ragiona su un nuovo sistema di aiuti diretti alle compagnie

Il modello sardo di continuità territoriale aerea inizia a prendere forma e “la nuova proposta normativa potrebbe essere presentata già alla fine di aprile”. Lo annuncia l’assessore regionale ai Trasporti, Antonio Moro, oggi a Roma per un incontro con Enac e Università di Sassari.

L’ipotesi su cui stiamo lavorando – spiega l’esponente della Giunta – è un disegno di legge che disciplini i diversi strumenti, tutti non alternativi ma complementari agli oneri di servizio pubblico, individuati come efficaci per superare le criticità e le rigidità dell’attuale sistema di continuità territoriale”. “Il primo strumento – osserva l’assessore Moro – è il cosiddetto sistema degli aiuti diretti alle compagnie aeree per l’avviamento di nuove rotte, sul quale l’Enac ipotizza anche una rivisitazione delle linee guida ministeriali che tengano conto delle novità introdotte dalla modifica costituzionale per il riconoscimento dell’insularità, l’articolo 119, e muovano in direzione dell’eliminazione del vincolo dei tre anni per l’applicazione”.
 
L’altra novità, alla luce anche dell’assegnazione di risorse statali per i cosiddetti aiuti sociali, prosegue l’assessore Moro, “è rappresentata dalla norma che consente la sperimentazione in Sardegna del cosiddetto modello Baleari, che prevede la contribuzione diretta al passeggero”. “Con il supporto scientifico dell’Ateneo sassarese e quello tecnico dell’Enac verranno inoltre approfonditi gli aspetti dell’applicazione dei cosiddetti contratti di co-marketing” conclude l’assessore Moro.
 
Alla riunione hanno partecipato: per l’Enac, il presidente Pierluigi Di Palma, il direttore Alessio Quaranta, direttore della Pianificazione, Gianluca Lo Bianco, il direttore Infrastrutture, Claudio Eminente, la direttrice del Trasporto aereo, Daniela Candido, il direttore Analisi giuridiche, Marco Di Giugno; per l’Università di Sassari, il rettore Gavino Mariotti, il professore ordinario di Diritto costituzionale, Omar Chessa, il direttore del dipartimento di Giurisprudenza, professor Michele Comenale Pinto, il professore associato di Diritto della navigazione, Giovanni Pruneddu, e l’assistente alla ricerca Marcella Lamon. 

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