È già il caos. La Sardegna senza ali sprofonda per l’ennesima volta nell’isolamento. A pochi giorni dal 14 ottobre, quando Alitalia cesserà i voli in continuità territoriale che garantiscono ai residenti tariffe agevolate per i collegamenti da e per Roma e Milano, l’orizzonte è tutt’altro che limpido. È una corsa contro il tempo. La Regione entro lunedì sera spera di proclamare un vincitore di emergenza dopo che le due uniche compagnie, Ita e Volotea, che avevano partecipato la volta precedente sono state escluse. Non solo. Volotea si è vista respingere il ricorso contro la Regione per l’esclusione e ora non esclude “ulteriori azioni legali contro questa seconda procedura di assegnazione ed è al lavoro per un reclamo formale che verrà inoltrato la prossima settimana alla Commissione europea a Bruxelles”.
La procedura prevede di assegnare le rotte per sette mesi a un costo di 37 milioni (al lordo dei ribassi) a titolo di compensazione per le tariffe calmierate, per non lasciare a terra i sardi in attesa del bando biennale che comporterà un investimento di 46 milioni l’anno.
L’assessorato ha avviato in emergenza una procedura negoziata per l’assegnazione del servizio di continuità territoriale aerea. “Giovedì sono stati inviati gli inviti a 12 vettori – ha scritto l’assessorato nella comunicazione –. La scadenza delle offerte è lunedì 11 ottobre, alle 13. A partire dalle 15 il seggio di gara si insedierà per la verifica delle offerte.
La rabbia delle imprese
Chi dalla Sardegna deve prendere un volo per Roma o Milano è disorientato. C’è chi per pochi giorni di lavoro nella Penisola non sa quando e se potrà rientrare dopo il 15 ottobre. Dal Salone del Libro di Torino al TTG di Rimini, sono moltissimi gli eventi previsti nella prossima settimana a cui molti operatori sardi parteciperanno con moltissime difficoltà sulla pianificazione degli spostamenti. E al momento per volare verso Roma o Milano ci si deve affidare a Ryanair o EasyJet, con prezzi ormai fuori controllo (fino a 350 euro per un volo di sola andata) e date complicate. In più ci si mette Alitalia il cui ultimo volo è previsto per giovedì che sta continuando a cancellare voli e rendere difficoltoso portare con sé i bagagli che puntualmente non arrivano a destinazione.
Un tale disastro che anche le associazioni di categoria si sono fatte sentire, gridando al tracollo dell’economia sarda. “La vicenda assume contorni sempre più drammatici e apre prospettive inaccettabili per l’economia e per l’intera società sarda – scrive Confindustria -. Dopo anni di gestione emergenziale, caratterizzati da rinvii, proroghe e aggiustamenti dell’ultimo momento si è arrivati ad una condizione di confusione e totale incertezza che emargina ancor più la Sardegna, già duramente provata da decenni di crisi economica e dalla recente crisi sanitaria”.
“La continuità territoriale è un bene troppo prezioso per tutti i sardi, l’abbiamo conquistata più di 20 anni fa, con fatica, e ora non possiamo, anzi non dobbiamo, tornare indietro – commenta la presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Amelia Lai – . Questa situazione di incertezza legata agli intoppi nell’aggiudicazione delle tratte aeree sta creando un clima di forte tensione e preoccupazione che non fa che peggiorare le giа precarie condizioni di collegamento da e per l’Isola”.