Continuità territoriale aerea, la Regione punta alla riduzione delle tariffe

 La nuova continuità territoriale aerea della Sardegna punterà su una decisa riduzione delle tariffe, con la possibiltà in prospettiva che un volo andata e ritorno per Roma rientri all’interno di una quota massima di 100 euro, comprese le tasse. A dirlo è l’assessora ai Trasporti, Barbara Manca, parlando con i cronisti prima della riunione in commissione Infrastrutture, convocata stamane appunto per consentire all’esponente della giunta di illustrare ai consiglieri regionali il piano dell’esecutivo da sottoporre alla Commissione europea.

“Puntiamo sicuramente su frequenze superiori- spiega Manca- perché l’attuale decreto ministeriale ha delle frequenze molto scarse che poi mettono sempre in difficoltà il servizio. Ci sarà poi una riduzione delle tariffe e un ampliamento delle categorie ammissibili rispetto a quelle che abbiamo oggi. Mi riferisco ad esempio ai lavoratori, che saranno ricompresi per tutti i 12 mesi dell’anno, e non più solo per la stagione invernale”. Soprattutto, rimarca l’assessora, “puntiamo a una migliore gestione dei momenti di picco, come per le festività: vogliamo intervenire in maniera più efficace quando la domanda presenta un incremento non gestibile nella programmazione standard”.

Per quanto riguarda le interlocuzioni con Bruxelles, “siamo ottimisti che le nostre proposte vengano accettate- sottolinea Manca- perchè abbiamo costruito una proposta forte. Il fatto di esserci presi questo tempo in più, ci consente di arrivare anche con i dati dell’ultima stagione che hanno dimostrato una crescita, e quindi supportano il fatto di ottenere più frequenze”.

Ovviamente, spiega, “deve essere una proposta condivisa, non soltanto da parte del mio assessorato, della presidente Alessandra Todde e della maggioranza, ma deve essere una proposta di tutta la Sardegna. La continuità non deve essere un tema divisivo politicamente, per cui penso che anche la minoranza potrà dare il suo supporto. Sia a livello regionale, che nazionale”. Al tavolo con Bruxelles quando? “Noi siamo già pronti- fa sapere Manca- e abbiamo chiesto al governo di prendere ‘appuntamento’: se ci chiamassero domani potremmo già andare. Realisticamente conto che entro fine maggio, inizio di giugno, potremo finalmente avere questo contatto ufficiale”.  (Dire)

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