È boom di pizze in Sardegna: sono oltre 6mila le attività che le producono (includendo rosticcerie, gastronomie, panifici e bar), pari al 4,82 per cento del totale italiano (128mila). Nell’Isola si conta un esercizio ogni 267 abitanti contro una media italiana di un produttore ogni 472 abitanti. Quasi il doppio.
La Sardegna si contende il primato con l’Abruzzo, dove si registra un’attività dedicata alle pizze ogni 263 abitanti, record assoluto nel nostro Paese. Il fenomeno nell’Isola sembra inarrestabile: stando ai dati della Camera di Commercio, nel 2019 si è rilevato un aumento di 114 esercizi rispetto al 2018, pari a un +1,9 per cento contro l’1,1 della media nazionale. Inoltre tra tutte le attività di ristorazione, in Sardegna oltre il 50 per cento prevede nel proprio menu anche la pizza.
La crescita esponenziale del settore si evince dal secondo ‘Rapporto congiunturale sulla pizza’, realizzato dalla Cna Agroalimentare. “Nonostante la crescita, in questo momento di crisi occupazionale le imprese sarde hanno difficoltà a trovare pizzaioli esperti e capaci – dice Maria Antonietta Dessi, responsabile Cna Alimentare Sardegna -. C’è una attenzione sempre maggiore verso la qualità, con nuove varianti come per esempio gli impasti a lievitazione naturale, di lunga durata o con farine integrali. C’è inoltre una proposta sempre maggiore anche di condimenti legati al territorio e stagionali e anche il servizio è molto migliorato”.