Nei Comuni di Villanovaforru (680 abitanti) e Ussaramanna (510 abitanti), nel Medio Campidano, si sono tenute nei giorni scorsi le assemblee costitutive delle rispettive Comunità energetiche rinnovabili (Cer). Si tratta di un gruppo di famiglie e di imprese di un territorio che si associano per produrre e consumare energia da fonti rinnovabili. A Villanovaforru hanno partecipato alla costituzione 40 membri, tra cui un albergo e un B&B, che entro l’anno potranno condividere l’energia dell’impianto fotovoltaico da circa 53 kWp, già in fase di progettazione, che sarà realizzato sulla palestra della scuola media (produzione media attesa di circa 69 Mwh/anno). I costi di avviamento della Cer, di realizzazione e gestione dell’impianto sono interamente coperti dal Comune, mentre i benefici per l’energia autoconsumata (circa 118 euro lordi per ogni Mwh condiviso) e per la vendita al Gse dell’energia immessa in rete (al prezzo zonale) saranno totalmente destinati ai membri della Cer. “La comunità energetica ci aiuterà senz’altro ad avere un rapporto più sano con l’ambiente: tutti capiscono che consumare energia autoprodotta in loco da fonte rinnovabile è altro rispetto al consumare energia prodotta lontano e da combustibili fossili – commenta il sindaco di Villanovaforru, Maurizio Onnis -. Ma ci aiuterà anche a ridurre la nostra dipendenza economica dall’esterno. E col tempo, grazie al perfezionamento delle leggi, ci aiuterà a praticare una vera democrazia energetica, distribuendo equamente elettricità a ciascuno secondo i suoi bisogni e sulla base delle decisioni comuni dell’Assemblea. In altre parole, si tradurrà in uno strumento di autodeterminazione e di crescita di consapevolezza per gli abitanti di Villanovaforru”.
Lo stesso meccanismo vale per il territorio di Ussaramanna, dove si contano oltre 60 soci fondatori della Cer, tra cui un distributore, una parrucchiera, un bar e una bottega. I siti di produzione saranno tre: l’impianto Fv da 11 kWp, già realizzato sul tetto del Municipio, e due nuovi impianti, da circa 40 e 20 kWp, che saranno installati rispettivamente sulla copertura del Centro di aggregazione sociale e sul deposito comunale, per una produzione media attesa di circa 72 Mwh/anno. Con la realizzazione degli impianti che avverrà tra settembre e ottobre si potrà procedere alla registrazione delle configurazioni nella piattaforma del Gse per poi accedere finalmente alla valorizzazione dell’energia condivisa dalla comunità e alla ripartizione delle entrate tra i membri. Da quel momento le Cer diverranno effettivamente operative. “L’amministrazione comunale di Ussaramanna crede nello sviluppo di nuove politiche energetiche ormai da anni, come dimostra anche il successo del progetto StoRres, finanziato dal programma Interreg Med, in collaborazione con il Diee dell’Università di Cagliari – commenta il sindaco di Ussaramanna Marco Sideri -. La nuova frontiera è rappresentata dalla creazione della comunità energetica, in grado di fornire un piccolo supporto economico ma di compiere un grande passo verso l’autonomia energetica. I cambiamenti climatici e il pericolo di sfruttamento del suolo da parte di azioni speculative sono purtroppo una realtà, a cui ci si può opporre solo con nuovi modelli collettivi di produzione e consumo. L’obiettivo di lungo periodo è quindi quello dell’autosufficienza energetica per un ulteriore abbattimento dei costi in bolletta e per un futuro sempre più green. Con la nascita della nuova realtà associativa, il Comune di Ussaramanna prende l’impegno di consultare questo importante organismo ogni qualvolta si dovranno effettuare delle scelte in termini di politica energetica locale”.