di Vito Fiori
“Gentile utente, pur comprendendo le sue ragioni, è doveroso precisare che l’amministrazione regionale non ha competenze sui collegamenti marittimi tra la Sardegna, la Penisola e l’Europa”. Risposta garbata ma sbagliata quella dell’ufficio relazioni con il pubblico dell’assessorato regionale dei Trasporti all’imprenditore che si lamentava dei disagi sulla tratta Golfo Aranci Portovecchio (che temporaneamente sostituisce la Santa Teresa Bonifacio con tempi di percorrenza ben più lunghi). Sbagliata perché la Regione, dal 2012, cioè da quando il collegamento è diventato per legge di interesse regionale e non più locale, contribuisce ogni anno con qualche centinaio di migliaia di euro alle compagnie affinché sia garantita la continuità territoriale anche con la Corsica.
Quindi, quantomeno dovrebbe vigilare sul servizio. Invece, ormai da anni, piccoli imprenditori, autotrasportatori o semplici viaggiatori devono continuamente sopportare una serie infinita di disagi. Anche questa mattina, e ieri mattina, la nave della Moby Line non ha tolto gli ormeggi dal porto gallurese. Corsa saltata, l’ennesima di questo ultimo e tribolato 2024. Con 120 corse cancellate all’anno (una ogni tre giorni) il problema è diventato molto più che serio. Non solo, questi inconvenienti capitano spesso d’inverno. Ma le proteste si sono rivelate inutili. Ad aggravare la situazione ci si è messo pure il sindaco di Bonifacio che, a ragione, considera molto pericolosa la salita imboccata dai mezzi pesanti per uscire dallo scalo , aveva detto Jean-Charles Orsucci. Non ha tutti i torti vista la pendenza della strada e la presenta sulla banchina di diverse attività commerciali, peraltro sempre affollate.
Il problema ha una valenza di rilievo se si considera che la Corsica ha goduto per anni del commercio con la Sardegna usufruendo di prezzi abbordabili per le merci sarde. Molti piccoli imprenditori hanno avuto la Corsica come sbocco alle loro produzioni perché nell’isola gemella si produce poco o nulla. Frutta, verdura, carni, formaggi e fiori rappresentavano i settori più gettonati dalla clientela corsa. Oggi, tra disservizi e disinteresse questa attività è in grave crisi. Con il disappunto dei corsi, costretti a pagare le merci in arrivo dalla Francia con ben altri costi. Insomma, una grana per l’amministrazione regionale non può ignorare. L’assessora dei Trasporti Barbara Manca ha chiarito che la grave e difficile situazione è iniziata il 13 novembre scorso, come conseguenza dell’avaria della motonave Giraglia della Moby.
“L’assessorato ha reagito, contestando formalmente alla compagnia gli inadempimenti contrattuali e applicando le sanzioni previste, inclusa la riduzione del corrispettivo giornaliero e l’imposizione di penali doppie”, ha detto Manca. E ha aggiunto: “Non possiamo accettare che un collegamento essenziale come quello tra Sardegna e Corsica subisca una sospensione prolungata senza che la compagnia appaltatrice rispetti gli impegni presi”. La nave Giraglia è ancora in avaria e le penali già applicate superano il 10 per cento del valore contrattuale annuo – circa 382.000 euro. “Se i disservizi persisteranno, la Regione si riserva di risolvere il contratto con Moby e di avviare ulteriori azioni per tutelare gli interessi dei cittadini”.