Coldiretti, nasce la piattaforma con tutti i dati dell’agricoltura sarda

“Vogliamo essere uno stimolo per la politica per dare dignità a tutto il nostro settore”. Lo hanno detto a chiare lettere il presidente di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu, e il direttore di Coldiretti Sardegna, Luca Saba, presentando il cruscotto dell’agricoltura sarda, una piattaforma informatica in cui si potranno trovare e recuperare tutti i dati del comparto agricolo per avere una fotografia dettagliata di tutto il settore. “Il nostro ruolo è stimolare la politica – ha evidenziato Luca Saba – creando un database di dati Coldiretti con all’interno i dati delle nostre imprese, con il loro fatturato e le loro produzioni. Fino ad oggi i dati venivano utilizzati solo dalle multinazionali, adesso vogliamo utilizzarli noi per prendere le future decisioni”.

Secondo Coldiretti Sardegna oggi non si conoscono i dati dei diversi comparti, le produzioni, la loro localizzazione, le importazioni e le esportazioni. Manca quindi una fotografia dell’agricoltura e delle sue potenzialità “presupposto indispensabile – secondo Coldiretti Sardegna – per poter programmare in modo serio e puntuale il comparto; sapere dove allocare i fondi del Programma di sviluppo rurale; avere trasparenza delle filiere, intervenire con i ristori per le calamità naturali”. Una visione analitica del settore per poter intervenire con precisione nella realtà. “Eppure – evidenzia il presidente di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu – la Regione e le sue agenzie agricole, possiedono milioni di dati che purtroppo sono infecondi perché non vengono aggregati e quindi non danno informazioni. Questo determina che fino ad oggi le decisioni sul comparto agricolo, a cominciare dalla strutturazione dei Programmi di sviluppo rurale, sono avvenute sicuramente non in modo scientifico”.

Luca Saba, direttore Coldiretti Sardegna

Dopo aver chiesto una piattaforma con tutti i dati alla Regione, Coldiretti ha deciso di attivarsi autonomamente e attraverso il suo Centro studi AgriSardegna 2000, con la collaborazione della SmartLab, società spin off dell’Università di Cagliari, ha deciso di realizzarne una Dss (Decision support system) basata sui dati non strutturati dei fascicoli aziendali del proprio Centro di assistenza agricola. Al momento la piattaforma si concentra sui settori agrumicolo, cerealicolo e carcioficolo. All’interno saranno di facile consultazione tutti i dati e sarà possibile simulare eventuali scenari futuri.

“Ad esempio – spiegano da Coldiretti Sardegna – sarà possibile capire se e come l’attivazione delle politiche di irrigazione dei territori è potenzialmente ‘arricchente’ per le diverse coltivazioni possibili e se, laddove l’irrigazione è già presente, ha aumentato le rese economiche”. Coldiretti adesso spera che dopo la sperimentazione della piattaforma con i propri dati “possano essere caricati da tutti i soggetti istituzionali competenti, in possesso, come detto, di importanti big data, in modo tale da avere un quadro complessivo dell’agricoltura sarda con enormi benefici per l’intero comparto”. L’obiettivo, come detto è quello di mettere la piattaforma a disposizione della Regione e delle sue tre agenzie agricole.

La presentazione della piattaforma digitale

“È uno strumento che darà consapevolezza e coscienza delle decisioni politiche che si andranno a prendere sul comparto – sottolinea ancora Saba -. Consentirà di accendere le luci sull’agricoltura sarda e avere una radiografia continuamente aggiornata. Il sistema agricolo è tutto informatizzato ma manca quel piccolo, ma fondamentale, passo per poter aggregare e leggere i dati che consentirà di rivoluzionare le decisioni. Oggi non esiste uno strumento come il Dss a cui striamo lavorando, solo in passato l’assessorato all’Agricoltura aveva introdotto una piattaforma simile, o che andava in questa direzione, il Siar (sistema informatico agricolo regionale) che poi però è stato colpevolmente accantonato”.

Dello stesso avviso il presidente Cualbu: “Questa piattaforma è decisiva secondo noi per migliorare in modo significativo l’agricoltura sarda – evidenzia -. Pensiamo solo alla nuova programmazione del Psr del 2023/2027 in cui avremo a disposizione oltre 1,5 miliardi di euro. Poter leggere e conoscere l’agricoltura in modo puntuale attraverso i dati reali consentirà di poter pianificare consapevolmente, diventa uno strumento imprescindibile per tutti gli attori che parteciperanno alla sua programmazione”.

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