Dopo l’allarme nel settore delle olive sarde, con perdite del 40 per cento, la Coldiretti fa il conto dei danni causati dal punteruolo rosso, il coleottero nemico delle palme. L’associazione agricola, attraverso i rappresentanti dei vivaisti, parla di 3,5 milioni di euro. “Il punteruolo rosso – spiegano – è privo di antagonisti naturali e risulta pressoché indenne a qualsiasi forma di lotta agronomica. E questo sta creando un ingente danno alle palme del genere Phoenix. Se non si interviene con misure efficaci e rapide, c’è anche il rischio che la pandemia si estenda alle altre specie di palme sensibili”.
Nel 1994 l’insetto è comparso per la prima volta in Spagna, mentre la prima segnalazione in Italia è del 2004. Da lì una progressiva espansione del coleottero che ha decimato il patrimonio nazionale delle palme. “Un vero flagello – si legge ancora nella nota dei vivaisti – per il verde pubblico e privato”. Oltre alla Sardegna, le palme sono state duramente colpite in Sicilia, Campania, Calabria, Lazio, Liguria, Abruzzo e Molise. Per i danni causati dal punteruolo rosso anche la Comunità europea ha previsto un capitolo di spesa.
Nell’Isola l’insetto ha cominciato a diffondersi dall’Ogliastra, nel 2007: oggi è presente in sette province e 47 Comuni. “I 3,5 milioni di danni – rendicontano le imprese vivaistiche Coldiretti – si quantificano tra mancate vendite e costi per l’abbattimento e lo smaltimento delle piante colpite“.