Coldiretti contro il falso Fiore sardo: “Pronta la legge per scoprire i furbi”

La Coldiretti dichiara guerra alla produzione di Fiore sardo taroccato attraverso la legge ‘Emergenze’, con la quale si può finanziare lo studio che smaschera i truffaldini. Secondo il disciplinare, il pecorino tradizionale prevede l’utilizzo del latte crudo mentre quello taroccato è prodotto spesso con latte ‘termizzato’, al momento però non si ha un metodo che possa distinguere con certezza scientifica i due tipi di pecorino. “Oggi sulle produzioni del Fiore sardo c’è poca trasparenza e c’è la possibilità di poter certificare come Fiore sardo dop un pecorino prodotto con latte termizzato – afferma il presidente della Coldiretti Nuoro-Ogliastra, Leonardo Salis -. Favorendo uno studio per garantire uno dei formaggi più antichi d’Europa, si tuteleranno i produttori che rispettano il disciplinare ma anche i consumatori. Nell’articolo 1 della cosiddetta legge Emergenze ci sono i fondi per finanziare questo studio che garantisca il rispetto del disciplinare e smascheri le possibili truffe”.

Un punto scritto nero su bianco, nel documento inviato nei giorni scorsi al capo di gabinetto del ministero delle Politiche agricole e al Prefetto di Sassari, dopo il tavolo ministeriale del 31 maggio, nel quale gli attori della filiera si erano impegnati a presentare le proposte per contrastare il Fiore sardo taroccato: “Nel documento presentato da Coldiretti- spiega il direttore di Coldiretti Nuoro Ogliastra, Alessandro Serra – c’è la proposta di destinare parte del fondo di 10 milioni allo studio e alla realizzazione di questo strumento oltre alla valorizzazione dei distretti agroalimentari e i contratti di filiera che come stiamo sperimentando con il pecorino etico stipulato con la Biraghi sta dando ottimi risultati. Il fondo mira a favorire la qualità e la competitività del latte ovino attraverso il sostegno ai contratti di filiera, la promozione di interventi di regolazione dell’offerta di formaggi ovini dop, nonché attraverso la ricerca, il trasferimento tecnologico e gli interventi infrastrutturali nel settore di riferimento”.

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