“L’azienda in liquidazione ha manifestato la volontà di cessare la sua attività e di dar vita a una new company che assorbirebbe una parte del personale. Non ci sono stati forniti, però, né i termini della cessazione e neanche i numeri di un eventuale assorbimento del personale”. Lo ha detto Marino Bussu, della Filctem Cgil Gallura, al termine del confronto fra i rappresentanti sindacali e i vertici della Clea per discutere del licenziamento collettivo dei dipendenti della lavanderia industriale di Olbia. Non sono bastate quattro ore per raggiungere una intesa: un nuovo faccia a faccia è stato fissato per martedì 28 febbraio. “Noi non siamo disposti a firmare nessun accordo se non riceviamo garanzie sui livelli occupazionali”, ha ribadito Bussu. La Clea ha attivato la procedura per il licenziamento di tutti i lavoratori, 139 persone, ma aveva anche prospettato il dimezzamento degli esuberi nell’incontro della scorsa settimana. Al tavolo oggi, presso la sede di Confindustria a Olbia, si è discusso anche di rimodulazione dell’orario di lavoro, con una eventuale trasformazione dei contratti da tempo indeterminato a determinato.
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