Chimica verde, oggi Passera in visita ai cantieri di Porto Torres

Questa mattina è iniziato il sopralluogo del ministro Corrado Passera a Porto Torres, per la precisione nei cantieri dei primi impianti del progetto della chimica verde, a cura della società Matrica. Dopo la visità ci sarà il convegno: “Chimica Verde, il cantiere dell’innovazione”. Con Passera a anche il sottosegretario al Mise, Claudio De Vincenti, Ugo Cappellacci, il sindaco di Porto Torres Beniamino Scarpa e il presidente della Provincia di Sassari Alessandra Giudici, l’amministratore delegato dell’Eni Paolo Scaroni e i vertici di Matrica, Daniele Ferrari e Catia Bastioli. Il cantiere è stato inaugurato nei mesi scorsi con l’obiettivo di diventare il più grande polo chimico da materie prime rinnovabili in Europa e uno dei più innovativi al mondo. L’investimento totale previsto è di 500 milioni di euro: 105 nella prima fase. A regime il progetto potrebbe garantire occupazione a circa 700 persone.

Durante il convegno il presidente della Provincia di Sassari Alessandra Giudici ha auspicato che la visita di Passera non si trasformi in un’occasione mancata e rivendica la necessità di interventi straordinari. “Il tema di oggi è caro alla Provincia, che coinvolge tutto il sistema locale. Ma in questo territorio guardiamo all’innovazione anche come contenuto dello sviluppo. La nostra é un’adesione totale alla green economy e ci siamo spesi per la riconversione della principale realtà industriale del nord Sardegna. Nei giorni scorsi – ha detto Giudici – la Provincia ha storto il naso non per questioni di cerimoniale ma per le difficoltà del territorio: quello di oggi è un primo e piccolo passo, un sacrificio che accettiamo volentieri in un ragionamento complessivo per il nord Sardegna. Il sindaco di Porto Torres Beniamino Scarpa ha aperto il convegno. “Siamo contenti per come procedono i lavori in un’area di mille ettari che da tempo non vedeva opere così importanti – ha detto-. Siamo orgogliosi che questa scelta industriale sia ricaduta nella nostra area produttiva, chiediamo a Scaroni di mantenere il grande impegno sulle bonifiche che per noi sono fondamentali”. Il governatore Cappellacci parla invece di nuovo modello di sviluppo. “Dopo avere inaugurato nel mese di febbraio scorso il centro di ricerca di Matrica – ha detto il presidente – stiamo celebrando un altro importante atto concreto, a cui poi seguiranno tutti gli altri, che testimonia come si sia messo in moto un processo irreversibile di riqualificazione e rilancio della nostra industria. Grazie all’impegno profuso, la chimica verde è diventata anche un caso di successo nella collaborazione fra il pubblico e il privato, con un ulteriore valore aggiunto perché è imperniato sulla salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio di competenze e di professionalità, della cultura industriale dei nostri lavoratori, costruita con anni di lotte e sacrifici. La vera portata della chimica verde è proprio quella che introduce una radicale innovazione del modo di intendere il processo produttivo di tipo industriale. Questo significa sostenibilità, eco-compatibilità, efficienza energetica, eliminazione di immissioni inquinanti; smaltimento/riciclo di sottoprodotti della lavorazione; smaltimento e riciclo del prodotto finale. Questi principi della ricerca avanzata, della sostenibilità ambientale, dell’efficienza energetica, della green economy e della chimica verde sono racchiuse le chiavi del riscatto che la Sardegna e di uno sviluppo che non produca solo benefici economici ma anche e soprattutto un miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Quando la nostra isola si è pronunciata in maniera decisa contro il nucleare, è perché abbiamo un’idea alternativa di sviluppo”.

La chimica verde come propulsore del rilancio dell’economia sarda e quale opportunità di innovazione per l’industria chimica italiana. L’amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, insieme a Daniele Ferrari e Catia Bastioli di Matrica, hanno presentato il cantiere di Matrica, joint venture Versalis (Eni) e Novamont, per la costruzione del polo industriale di chimica verde, come previsto dal Protocollo di Intesa firmato il 26 maggio 2011 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il cantiere della fase 1 (impianti di monomeri e lubrificanti bio) è stato aperto il 9 luglio. Al momento si sta lavorando per la costruzione delle fondamenta e dei terrapieni. Poi saranno completate le strutture edili e l’installazione delle apparecchiature e dei macchinari. Il cantiere oggi circa 200 persone nell’indotto, con la previsione di raggiungere a inizio del prossimo anno circa 300 lavoratori, a cui si aggiungeranno ulteriori cento persone che opereranno presso le officine esterne. Il completamento dei lavori e l’avvio degli impianti sono previsti entro la fine del 2013.

Passera invece ha ribadito l’impegno del Governo per consentire lo sviluppo dell’iniziativa. “L’Eni ha confermato oltre un miliardo di investiment la Novamont ci sta mettendo tutta se stessa per creare anche nuove tecnologie oltre a quelle inizialmente dette. I posti di lavoro veri sono quelli che si creano su iniziative concrete, e questa è un’iniziativa concreta. Noi daremo l’appoggio come amministrazione centrale e mi sembra che le amministrazioni locali siano molto impegnate, che la collaborazione tra imprese e università funzioni. Adesso dobbiamo riuscire a fare di questo il motore di crescita del territorio, di tutto il settore a monte dell’agricoltura che deve fornire la materia prima a quest’impianto e poi a valle l’indotto, cioé le aziende che utilizzeranno i prodotti di questi impianti per dei prodotti commerciali”.

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