“È una notizia positiva che attendevamo da tempo. Chi arriva al posto di E.On non potrà che fare meglio, fare peggio della multinazionale tedesca sarà molto difficile”. È il commento soddisfatto di Massimiliano Muretti, segretario generale della Filctem Cgil di Sassari, in merito alla decisione di E.On di vendere i suoi impianti di produzione elettrica a carbone e a gas in Italia al gruppo energetico ceco Energeticky Prumyslovy Holding (EPH). L’operazione riguarda i circa 600 megawatt della centrale a carbone di Fiumesanto, nel Nord Sardegna, e di circa 3.900 megawatt di altre sei centrali a gas situate nella penisola e in Sicilia. “Da tempo chiedevamo con forza a E.On di andare via, chi arriva a Fiume Santo – aggiunge Muretti – dovrà dirci che investimenti ha intenzione di mettere in campo per rendere più competitivi gli impianti e dovrà certamente realizzare il nuovo gruppo. I 190 lavoratori che sono rimasti nella centrale sono il numero standard delle altre centrali europee, quindi – conclude Muretti – non ci aspettiamo da chi sta acquisendo gli impianti ulteriori tagli del personale. Inizia una stagione nuova, ci auguriamo sia migliore di quella appena conclusa”.