Cereagricoltura, settore in difficoltà per incendi e prezzi bassi. Coldiretti: “La Regione sostenga il comparto”

Incendi, prezzi bassi e ritardi nei pagamenti. Sono le principali piaghe che stanno mettendo in difficoltà anche quest’anno, un settore trainante per molti territori del Sud Sardegna: il cerealicolo. E in questi giorni i roghi dell’isola hanno acuito il problema colpendo di più i campi di cereali, già messi alla prova da un mercato che non riconosce ancora il giusto valore al prodotto e da una cronica mancanza di sostegni concreti.  

E proprio su questo punto a preoccupare Coldiretti Cagliari è, in particolare, l’ennesimo ritardo nell’erogazione degli aiuti alle aziende agricole: le risorse ci sono, ma faticano ad arrivare nelle casse degli agricoltori. Un problema che si ripresenta ogni anno e che rischia di diventare strutturale, compromettendo la tenuta economica del comparto.   

“Il comparto cerealicolo ha bisogno della giusta attenzione – denuncia il presidente di Coldiretti Cagliari, Giorgio Demurtas – i cerealicoltori stanno affrontando un’annata che si prospetta difficile, con gli incendi che per alcune aziende hanno compromesso i raccolti ma con un mercato che rischia di non riconoscere il giusto prezzo. È fondamentale, in queste situazioni più che mai, che gli aiuti arrivino subito, senza più ritardi, o molte aziende saranno costrette a fermarsi”.      

Quando ci sono, arrivano tardi. Troppo tardi. Si tratta dei pagamenti e, per esempio, gli agricoltori attendono ancora quelli della campagna 2021/2022: su 629 beneficiari ritenuti ammissibili, oltre 100 aziende aspettano ancora l’accredito, mentre alcune stanno ricevendo proprio in questi giorni le prime comunicazioni di diniego dopo anni di attesa. Finora sono stati erogati 2,2 milioni di euro, a fronte di una richiesta iniziale di circa 2,76 milioni. E la situazione non migliora con gli anni successivi: Per la campagna 2022/2023, le 587 domande presentate risultano ancora ferme, con 2,7 milioni di euro bloccati. Per la 2023/2024, nonostante le risorse siano già stanziate (altri 2,7 milioni di euro), non è ancora stato pubblicato il bando. Intanto sta per partire la raccolta del grano per la stagione della campagna attuale (2024/2025), per la quale è già prevista una dotazione di 2,4 milioni di euro.     

“Non è accettabile che gli agricoltori debbano aspettare anni per ricevere un sostegno promesso – sottolinea il direttore di Coldiretti Cagliari, Giuseppe Casu – parliamo di aziende che hanno investito, seminato e oggi raccolgono senza la necessaria e dovuta liquidità. Servono certezze nei tempi su una filiera complessa dove i premi sono fondamentali per la vita del comparto – conclude – altrimenti il rischio è quello di una desertificazione produttiva che colpisce interi territori”.      

Per Coldiretti Cagliari, è urgente che la Regione, per sostenere la cerealicoltura, punti su una liquidazione rapida dei fondi già stanziati, sull’attivazione immediata del bando 2023/2024 e su tempistiche certe per la 2024/2025. Tra le priorità, anche misure straordinarie di ristoro per le aziende danneggiate dagli incendi, che rischiano di non sopravvivere alla doppia emergenza climatica ed economica. “È il momento di fare scelte coraggiose – conclude Coldiretti Cagliari – dobbiamo sostenere le aziende cerealicole prima che sia troppo tardi. Senza di loro, perdiamo un pezzo fondamentale della nostra agricoltura e della nostra sovranità alimentare”.

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