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Caso Saremar, gli affondi dell’opposizione e la condanna della Cgil. Pittalis (Fi) “Vergogna chi rema contro”

Oggi è arrivata la bocciatura dell’Unione europea (leggi), che ha puntato il dito contro le sovvenzioni economiche assicurate negli ultimi anni dalla Regione alla Saremar per il varo della Flotta sarda. Il risultato? La compagnia di navigazione dovrà restituire alle casse pubbliche 10,8 milioni di euro. E fioccano le reazioni politiche, ma non solo. 

Poco più di due anni fa, durante la seduta della commissione Trasporti del consiglio regionale incentrata su continuità territoriale e trasporto pubblico locale, l’esponente del Pd Luigi Lotto aveva chiaramente rimarcato tutti i dubbi legati all’operazione Flotta sarda. E da moderna Cassandra, aveva già previsto che l’Unione europea avrebbe accolto con scetticismo l’idea di una Regione che si improvvisa armatore. Oggi, quelle parole risultano profetiche.

“Bisogna tener presente che questa iniziativa – diceva Lotto il 20 dicembre 2011, da relatore di minoranza della proposta di legge sulla continuità –   nascerà con la spada di Damocle della possibile infrazione delle norme comunitarie, con tutto ciò che ne consegue e di cui i sardi, in più occasioni (leggi legge n. 144 del 1999), hanno potuto e dovuto constatare in termini di conseguenze economiche”.

“Non gioisco – dice oggi Luigi Lotto – perché questa decisione è un duro colpo all’operatività della Regione, ma noi avevamo detto chiaramente come la Regione non potesse operare senza tener conto delle regole e questo, oggi, è il risultato. Ripeto: si tratta di una notizia che non mi rallegra, ma credo anche che questa sia l’ennesima riprova del fatto che il presidente Cappellacci non sia capace di governare”. 

Fratelli d’Italia: “L’Europa non ci rappresenta”. Fuori dal coro Fratelli d’Italia: “La bocciatura della Commissione Europa riguardante la flotta sarda, motivata con il presunto indebito vantaggio che questa avrebbe verso altri, è l’ennesima dimostrazione di quanto sia lontano questo organismo dalle reali esigenze e bisogni dei popoli. È un’Europa autoreferenziale, di burocrati che sanno solo sanzionare e non offrire, al contrario, soluzioni e aiuti per far uscire dalla crisi i suoi popoli”. Lo afferma Salvatore Deidda, portavoce regionale di Fratelli d’Italia. “È necessario, come da tempo sta affermando Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni e Guido Crosetto, ridiscutere i trattati europei e riprenderci la sovranità regalata dai precedenti Governi. Dalla Sovranità Monetaria alla quota che l’Italia, quindi anche la Sardegna, da all’Europa come Nazione fondatrice. Sognavamo l’Europa delle Nazioni, della libera circolazione dei suoi popoli, non questo organismo che legifera solo a favore delle grandi multinazionali e dei grandi gruppi economici. Fratelli d’Italia condurrà in tutte le sedi la propria battaglia per cambiare questa Europa. Quella di oggi – conclude Deidda – non ci rappresenta”. Dello stesso avviso il consiglieri regionale di Fdi, Eugenio Murgioni. “L’Unione Europea conferma tutte le sue contraddizioni. Non è concepibile – afferma – che la compagnia di navigazione Saremar venga obbligata a restituire oltre dieci milioni di euro per aver usufruito di un finanziamento da parte dell’Amministrazione regionale. Un’azione svolta per cercare di rompere il divario insulare e favorire il collegamento tra i porti sardi ed il resto del Paese, un gap naturale che in troppi fanno finta di non vedere. In questo caso la Commissione Europea ha deciso di tutelare un mercato che era già viziato da un cartello tra vettori, così come confermato dalle recenti decisioni dell’Antitrust. Ancora una volta, Bruxelles si conferma lontanissima dalle esigenze del popolo sardo e vicinissima a quelle degli armatori privati”.

Il deputato Pd, Romina Mura e la “frottola sarda”.  “La Commissione europea più che aver affossato la flotta sarda, ha affossato la ‘frottola’ sarda“. Così il deputato del Pd, Romina Mura, commenta la bocciatura di Bruxelles degli aiuti che la Regione Sardegna ha dato a Saremar, con l’obbligo per la compagnia di navigazione di restituire circa 10,8 milioni di euro. “Piuttosto che puntare sulla flotta sarda – prosegue la parlamentare – la Regione avrebbe dovuto pretendere di incidere sulla Convenzione stipulata dallo Stato con Cin Tirrenia, che ha prodotto i guasti che conosciamo e la multa che due settimane fa l’Antitrust ha comminato alla Cin e a Moby per aver fatto cartello”. È proprio sulla revisione di questa convenzione, che sarà in vigore fino al 2020, che punta il Pd. “Attraverso una risoluzione approvata nella Commissione trasporti della Camera – spiega Mura – abbiamo chiesto di rivedere la Convenzione, un passaggio fondamentale per definire un altro modello di continuità territoriale. Ma per farlo dobbiamo avere i dati del ministero dei Trasporti. E stiamo ancora aspettando che Maurizio Lupi ce li consegni”. Ma, secondo la deputata democratica, la bocciatura di Saremar fa emergere anche un altro problema, che va affrontato a livello comunitario. “L’Europa non ha mai avuto una visione sistemica rispetto al problema dell’insularità. Quest’ultima deve diventare presupposto di un approccio politico più generale. La normativa degli aiuti di Stato deve tenere conto, oltre che del rispetto per la libera concorrenza, anche del raggiungimento di un’effettiva coesione sociale in tutta Europa, isole comprese”.

Il candidato alle regionali del centrosinistra, Francesco Pigliaru. “L’Ue boccia la Flotta Sarda. Il Detto, Fatto, stavolta è Detto, Fatto e Affondato. E a pagare sono sempre i sardi”. Lapidario tweet del candidato del Centrosinistra alle prossime elezioni Regionale sarde, Francesco Pigliaru, che così ha commentato la condanna dell’Ue e la richiesta di Bruxelles di 10,8 milioni alla società di navigazione Saremar per una parte del sostegno concesso dalla Sardegna alla compagnia, nel 2011 e nel 2012, dalla Giunta Cappellacci.

Il fronte del centrosinistra. “Dopo il governo patrigno, ora l’Europa matrigna solo perché la giunta Cappellacci ha fatto le cose contro le regole, come nel caso della Flotta Sarda e di Saremar – ha detto il segretario regionale del Pd, Silvio Lai, commentando la bocciatura della flotta sarda da parte dell’Ue, in una conferenza stampa a cui hanno partecipato anche alcuni alleati della coalizione – avrebbe dovuto prevedere oneri di servizio con le gare europee, altro che complotto dell’Europa dei banchieri. Così stiamo rasentando il ridicolo”. “Si tratta di un’impugnativa che conoscevamo e – ha aggiunto – avrà uguali conseguenze sulla privatizzazione della Tirrenia, che ha tempi più lunghi solo perché vi è il coinvolgimento dello Stato italiano. Noi non abbiamo mai apprezzato questo processo di vendita mentre la Regione è stata consenziente e silente quando al governo c’erano il ministro dei trasporti Altero Matteoli e Silvio Berlusconi come premier”. Lai si chiede anche chi pagherà la multa, che è stata emessa nei confronti dell’Italia e sarà detratta alla Sardegna: “spero che la Corte dei Conti valuti un suo intervento”. Non manca anche una bordata al Psd’Az che, con l’allora assessore regionale dei Trasporti, Christian Solinas, sposò l’idea di flotta sarda, “I sardisti pongono obiettivi anche giusti, ma con i compagni di strada sbagliati”. Secondo Francesco Agus di Sel “serve una politica di trasporti coerente. L’idea della flotta sarda non è sbagliata in sé, ma è sbagliato il metodo. Ci chiediamo, però, se a quell’incontro con Almunia erano presenti gli interpreti. Il complotto è un’idiozia: ci sono errori palesi mentre la normativa è chiara”. “Lo Stato interviene quando il mercato non riesce a garantire il servizio – spiega Simone Atzeni del Psi – per noi la priorità sono i sardi, il turismo e il trasporto delle merci”. Per Salvatore Melis dei Rossomori, “gli oneri a carico del bilancio regionale sui trasporti è una partita che va riaperta e ricontrattata con lo Stato, compresa la rinegoziazione del Patto di stabilità”.

L’Upc.  “Nei fatti oggi l’Unione Europea, intervenuta sulla Saremar, ha bocciato la politica dei trasporti della Giunta Cappellacci. Le Regioni facciano le Regioni, gli imprenditori facciano gli imprenditori”. Lo afferma, in una nota, il segretario nazionale dell’Unione Popolare Cristiana (Upc), Antonio Satta. “Una vicenda iniziata male e finita peggio – attacca Satta – a fronte di un servizio pessimo che non ha soddisfatto né i sardi né i turisti. Insomma, la politica di Cappellacci è come quella di Berlusconi: dietro gli annunci, il nulla”.

L’eurodeputato Idv Uggias. “La bocciatura odierna della Commissione Ue per gli aiuti concessi a Saremar è la conferma dell’incapacità della giunta regionale di dare ai sardi risposte concrete sul loro diritto alla continuità territoriale. Stiamo assistendo alla cronaca di un flop annunciato”. È il commento dell’eurodeputato Giommaria Uggias (Idv) che aggiunge: “Fin dal giorno in cui Cappellacci, improvvisandosi armatore, lanciò questa fallimentare iniziativa ho messo in guardia tutti dalle illusioni e dai danni che potevano derivare da quella che poi si è rivelata, più che una flotta, una Flop-ta Sarda. Oggi, come era ampiamente prevedibile, la Commissione Europea ha constatato l’illegittimità degli aiuti concessi a Saremar nelle stagioni estive 2011 e 2012, obbligando la Regione a restituire 10,8 milioni di euro di risorse pubbliche perché incompatibili con la normativa Ue sulla concorrenza”. “Fin da quando la Regione si era imbarcata in questa scellerata iniziativa – ha concluso l’esponente dell’Idv – ho chiesto l’intervento della Commissione Europea al fine di scongiurare l’inutile ed illegittima fuoriuscita di denaro pubblico dalle casse della Regione e, in ultima analisi, dalle tasche dei cittadini sardi”.

La condanna della Cgil. “Una ulteriore conferma della inettitudine di questa Giunta che non fa altro che danneggiare ulteriormente i sardi e dimostra l’arroganza di chi governa senza alcuna disponibilità al confronto”, è il commento, alla notizia della multa comminata dall’Unione europea per la Saremar, del segretario generale della Cgil sarda, Michele Carrus, che sottolinea come più volte il sindacato abbia rimarcato, del tutto inascoltato, che “l’operazione flotta sarda era sbagliata da tutti i punti di vista e pericolosa sul fronte di eventuali sanzioni”.

“Ora rischia di scaricarsi sulla collettività, oltre il costo esorbitante di un servizio rivelatosi persino inutile come la flotta sarda, l’onere di questa multa – ha aggiunto Carrus – che poteva assolutamente essere evitata e che rischia di privare tante famiglie di servizi e tutele nel momento di maggiore difficoltà. E’ un fatto inaccettabile al quale chiediamo venga posto rimedio attraverso una azione risarcitoria nei confronti dei responsabili politici che hanno voluto perseverare in questa scelta. È sconcertante che il presidente Cappellacci continui a ribadire la validità di scelte che si sono rivelate ormai in tutta evidenza fallimentari”.

Pietro Pittalis (Fi): “La vera vergogna è chi rema contro”. E a fine giornata arriva la replica di Pietro Pittalis, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, alle dichiarazioni dell’opposizione.”L’unica vergogna è lo squallore dei politici sardi che remano contro la Sardegna”. E prosegue: “L’ex assessore di Soru afferma che loro porteranno una continuità marittima senza monopoli, ma non dice come farà e, visto che ha già governato, come ha fatto. Se non viene sfidato il cartello dei signori del mare, se la Sardegna non ottiene dallo Stato le funzioni e le risorse per decidere la politica dei collegamenti marittimi e non essere più legata a contratti siglati da altri, forse il professore pensa che possiamo raggiungere il Continente a nuoto. Bene ha fatto invece Cappellacci ad inchiodare i signori del mare di fronte all’antitrust, con la multa di 8 milioni di euro, a ricorrere alla Corte Costituzionale, vincendo, per il mancato coinvolgimento della Sardegna e a battagliare con quella flotta sarda che è stata l’unico calmiere nella fase più acuta del caro traghetti. Bene farà a ricorrere contro una decisione dell’Unione Europea profondamente ingiusta verso un’isola che stava subendo l’embargo da parte degli armatori. Non si curi delle menzogne del segretario regionale del PD al quale rispondiamo con forza che forse dovrebbe preoccuparsi di più dei problemi che lo toccano da vicino piuttosto che puntare il suo indice tremolante contro gli altri. Non meritano risposta invece – osserva Pittalis – le osservazioni di un parlamentare europeo sardo, l’on. Uggias, che ha sempre attaccato la flotta sarda e non ha mosso un dito contro Tirrenia. Al quadro desolante di quelli che non propongono nulla e pensano solo ad attaccare gli altri, si aggiunge anche la candidata di Sardegna Possibile, che chiede di sederci a un tavolo con i killer della continuità marittima. Ora tutto è più chiaro: i Sardi sanno bene chi difende i loro interessi e chi invece ‘fa l’inchino’ ai signori del mare”, conclude Pittalis.

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