L’aumento vertiginoso del pezzo dei carburanti finisce sui tavoli delle Procure sarde. Mentre è arrivato lo stop allo sciopero proclamato dalle aziende di autotrasporto a livello nazionale per lunedì 14 a causa della bocciatura della Commissione di garanzia, e mentre Coldiretti Sardegna chiede uno stop alla speculazione ormai visibile da giorni. Scende in campo il Codacons. L’associazione ha infatti presentato una serie di esposti galle Procure della Repubblica di Cagliari, Sassari, Nuoro, Oristano e Tempio Pausania e all’Antitrust, sottolineando che la “magistratura dovrà intervenire sull’escalation senza sosta dei listini dei carburanti”.
In particolare il Codacons chiede di indagare sugli “abnormi rincari dei prezzi di benzina e gasolio registrati nelle ultime settimane in Sardegna” e su “possibili speculazioni in atto a danno di consumatori e imprese della Sardegna”.
“In questi giorni i listini dei carburanti nei distributori sono letteralmente fuori controllo, con la benzina che in modalità self viaggia verso i 2,3 euro al litro e costa in media il 39,3% in più rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre il gasolio sale addirittura del +51,3%”, spiega in una nota il Codacons.
Lo stesso ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani in una intervista aveva sottolineato che “stiamo assistendo ad un aumento del prezzo dei carburanti ingiustificato, non esiste motivazione tecnica di questi rialzi. La crescita non è correlata alla realtà dei fatti è una spirale speculativa, su cui guadagnano in pochi”, parlando poi di una “colossale truffa a spese delle imprese e dei cittadini”. Il Ministero ha poi precisato che Cingolani parlava di speculazione riferendosi “al prezzo del greggio e del gas, in aumento esponenziale nonostante non ci siano problemi di carenza dell’offerta”.
Secondo il Codacons, comunque, c’è “il rischio che i rincari dei prezzi alla pompa possano essere dopati da fenomeni speculativi tesi a sfruttare la delicata situazione in Ucraina per incrementare i guadagni a danno di consumatori e imprese”.
Per questa ragione l’associazione ha deciso di presentare glie sposti, “chiedendo di aprire indagini con l’ausilio della Guardia di Finanza e accertare eventuali speculazioni e illeciti sul territorio regionale, alla luce delle possibili fattispecie di truffa aggravata, aggiotaggio e manovre speculative su merci”. (Ma.Sc).