Anche i commercianti del Nuorese hanno aderito all’iniziativa “Bollette in vetrina” per sensibilizzare i clienti sugli aumenti dell’energia elettrica che si traduce in un generale aumento dei prezzi finali. Un modo per far capire alle persone perché spendono di più al bar o al ristorante.
Il confronto tra le fatture dell’anno scorso e quelle degli ultimi mesi è impietoso. Per esempio, da un campione di bollette elettriche di alcune imprese associate l’abbigliamento/calzature segna un più 72,54 per cento, gli alberghi più 209,61 per cento, gli alimentari/macellerie più 166,34 per cento, la distribuzione organizzata più 332,25 per cento, i bar e ristoranti più 134,72 per cento, i panificatori più 125,20 per cento, la pasticceria più 331,18 per cento, il commercio edile e fabbricazione laterizi più 198,16 per cento, i beni durevoli come mobili ed elettrodomestici più 151,02 per cento.
“Il caro energia sta assumendo il profilo di una vera emergenza con costi che nel giro di un anno sono triplicati e con prospettive di ulteriore peggioramento – sottolineano da Confcommercio Nuoro Ogliastra -. Le misure del Governo, al momento, non sono sufficienti e siamo in attesa di sapere quali altre iniziative verranno prese in questi giorni. Non è da escludere che nei prossimi mesi la spinta inflattiva si trasferisca in modo più significativo anche sui listini di bar e ristoranti dopo mesi di relativa moderazione oltre ai più dolorosi ed inevitabili provvedimenti sull’occupazione – precisano dalla Confcommercio – e soprattutto le aziende stanno prendendo tutte le misure possibili per attuare al momento forme di risparmio energetico in attesa dell’inverno che si preannuncia difficile. Infatti, molte attività commerciali stanno rinunciando a lasciare accese le luci delle vetrine dall’imbrunire, spegnendo le insegne o comunque riducendo drasticamente l’illuminazione. Le nostre vie saranno più buie e meno sicure”.