Boom di cibo a domicilio in tutta l’Isola, a Cagliari ‘rider’ più sottopagati d’Italia

Cresce anche in Sardegna l’abitudine di ordinare cibo a domicilio e con lo sbarco delle grandi società di consegne nell’Isola, arrivano i problemi per i cosiddetti ‘rider’. Sottopagati, sfruttati e a rischio sicurezza, perché gli interventi legislativi a livello nazionale non hanno ancora risolto le questioni rimaste appese. E a seconda delle aziende e delle città, cambiano notevolmente le tariffe applicate ai fattorini in bicicletta. Tanto che, prendendo in esame i pagamenti di una delle multinazionali delle consegne, Glovo, si scopre che Cagliari è in assoluto la città dove i ‘rider’ sono pagati meno. A riportare le cifre è un approfondimento del Sole 24 Ore: i fattorini che guadagnano di più stanno a Milano dove una consegna nel raggio di 5 chilometri viene pagata 5,15 euro, secondo posto per la vicina Monza con 5,05 euro. Poi, le altre città: Torino con 4,50 euro per la stessa tratta, Roma con 4,45, Rimini a sorpresa (per dimensione) con 4,25 e poi Genova con 4,05 euro. In molte città di media grandezza, spiega il quotidiano economico, la tariffa è di 4 euro a consegna, una cifra ritoccata al ribasso a Catanzaro, dove il compenso è di 3,50 euro, mentre per quanto riguarda i capoluoghi di provincia, i compensi più bassi sono a Brescia (3,25 euro), Modena (3,25) e, all’ultimo posto Cagliari (3,20).

I dati sono della stessa Glovo, pubblicati nelle pagine dedicate ad aspiranti rider, anzi ‘Glover’. Sono compensi lordi a cui vanno ad aggiungersi bonus una tantum, come una maggiorazione del 20 per cento in caso di pioggia o di eventi particolari (il Black friday è uno degli esempi citati) e 5 centesimi a minuto dopo i primi 5 minuti di attesa. Per quanto riguarda la parte contrattuale, i rider sono inquadrati come “lavoratori autonomi contrattualizzati tramite collaborazione occasionale o partita Iva”, come dichiarato.

Il motivo delle differenze è spiegato direttamente dall’azienda: la variazione delle tariffe da città a città dipende dalla conformazione urbana e dalla ‘maturità’ del mercato in quel territorio. Nella fase di avviamento, quando cioè il servizio di consegna deve essere ancora conosciuto, Glovo offre in alcune fasce orarie della giornata il cosiddetto ‘minimo garantito’ che però può essere ridotto o eliminato nel momento in cui viene raggiunto o superato, attraverso le prestazioni richieste dai clienti che la piattaforma mette a disposizione. In quest’ottica, Milano si conferma come il mercato più maturo per questo genere di servizio, certo più di Cagliari, per esempio. E la ripartizione delle voci tariffarie attribuite nel capoluogo sardo riporta cifre minuscole: la tariffa base è di 1,2 euro, il pagamento a chilometro è di 40 centesimi e dal sesto minuto di attesa in poi ci sono 5 centesimi in più al minuto.

Da Glovo precisano che il guadagno medio dei rider in Italia è di circa 5-6 euro lordi a consegna, che nelle città in cui il servizio è attivo nelle ore notturne è previsto un minimo garantito in una determinata fascia oraria notturna e che la velocità di consegna non incide in alcun modo sul guadagno. Il punteggio assegnato ai rider dipende per più del 50 per cento dalla valutazione fornita dai partner e dai clienti. (mar.pi.)

LEGGI ANCHE: Deliveroo cerca nuovi ‘rider’ a Cagliari: ordini sono aumentati del 382 per cento

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