Al via la realizzazione delle opere incompiute nel Sulcis Iglesiente. Si tratta di infrastrutture bloccate – spiega la Regione – opere che sarebbero già dovute essere al servizio dei cittadini ma slittate nel tempo fino a risultare negli elenchi delle incomplete, e che ora i Comuni potranno realizzare in chiave di ammodernamento dei territori. Agli interventi sui porti e all’attività sulle due arterie principali (manutenzioni delle strade statali 130 e 126) si aggiungono una serie di interventi finanziati nei territori comunali per infrastrutture di diretto godimento dei cittadini come parcheggi, palestre, aree di snodo.
Ammontano a un milione e 805mila euro le risorse stanziate in favore delle amministrazioni attraverso la rimodulazione dei fondi del Piano regionale delle Infrastrutture di recente approvazione da parte della Giunta regionale, che vanno ad aggiungersi ai fondi già messi a disposizione dei territori a settembre (2.325.000). L’importo complessivo delle opere finanziate nel Sulcis attraverso i fondi derivanti dal mutuo regionale (prima e seconda rimodulazione), che grazie all’impulso della Regione verranno portare a completa realizzazione, è quindi complessivamente pari a oltre 4 milioni di euro.
“Lo sviluppo e la rinascita in chiave moderna del Sulcis non possono prescindere da un sistema infrastrutturale efficiente – spiega il presidente Christian Solinas -. Oggi interveniamo in un’area dalle potenzialità enormi dando una riposta concreta alle Amministrazioni locali che chiedono sostegno e attenzione, con l’obiettivo di incidere sul tessuto produttivo, accompagnare la ripresa del post-Covid e arginare fenomeni quali spopolamento e denatalità”.
“Abbiamo scelto di essere vicini ai territori. Siamo impegnati in una intensa attività di rilancio del sistema economico delle diverse aree della Sardegna con finanziamenti anche di piccola entità che però rappresentano una boccata d’ossigeno per i sindaci – spiega l’assessore dei Lavori Pubblici Roberto Frongia -. Il Sulcis, a cui anche con le recenti misure stiamo dando particolare attenzione, ha urgente necessità di un sistema di infrastrutture che renda possibile lo sviluppo e la crescita economica. È solo partendo da questo presupposto che può cominciare la fase 2 dell’Iglesiente. E sempre nell’ottica della realizzazione delle opere incompiute, in questo caso di carattere portuale – conclude l’esponente della Giunta Solinas – sono stati destinati a Sant’Antioco, Calasetta e Carloforte 22 milioni per interventi di riqualificazione delle infrastrutture, somma già stanziata in passato che però necessitava di una riprogrammazione”.