Aumenta di nuovo l’inflazione a Cagliari, dall’alimentare alle bollette: ecco i settori più colpiti

L’inflazione a Cagliari a ottobre segna un incremento rispetto al +1,1 per cento registrato a settembre. Questi dati, forniti dal Comune, indicano un ritorno al rialzo dei prezzi dopo una fase di stasi. Nel dettaglio, l’indice dei prezzi al consumo, per la parte congiunturale, ha segnato una variazione del -0,2 per cento, migliorando rispetto al -0,5 per cento di settembre, ma confermando comunque una certa instabilità a livello mensile.

L’aumento dell’inflazione è stato principalmente guidato dal settore alimentare, dove i prodotti alimentari e le bevande analcoliche hanno registrato una variazione congiunturale positiva del +1,2 per cento, un incremento rispetto al +0,5 per cento del mese precedente. L’indice tendenziale per il comparto alimentare ha raggiunto il +2 per cento, segnando anch’esso un aumento rispetto al +0,8 per cento di settembre. Tra i principali aumenti, si segnalano le voci legate ai vegetali (+5,7 per cento), alla frutta (+5,6 per cento) e ai prodotti come caffè, tè e cacao (+1,5 per cento).

Il comparto delle bevande alcoliche e tabacchi ha registrato un modesto incremento dello 0,1 per cento congiunturale, mentre l’indice tendenziale ha visto un +3,0 per cento. Al contrario, i prezzi di abbigliamento e calzature sono diminuiti dello 0,5 per cento rispetto al mese precedente, con una flessione tendenziale del -0,4 per cento.

Nel settore abitazione, acqua, elettricità e combustibili, si è registrato un piccolo aumento dello 0,1 per cento rispetto a settembre, un rallentamento rispetto al +0,3 per cento del mese precedente. L’indice tendenziale, comunque, continua a segnare un incremento (+0,4 per cento), ma in calo rispetto al +0,9 per cento di settembre.

Le spese sanitarie hanno visto una lieve flessione dello 0,1 per cento mensile, in contrasto con il +0,9 per cento tendenziale. Per quanto riguarda i trasporti, l’indice congiunturale ha segnato un calo del -0,2 per cento, ma con una flessione maggiore tendenziale (-2,3 per cento). Tra le variazioni più rilevanti, il trasporto marittimo e per vie d’acqua interne ha visto un forte aumento (+10,1 per cento), mentre il trasporto aereo passeggeri è sceso del 3,5 per cento.

Nella sezione relativa a spettacoli e cultura, l’inflazione congiunturale ha registrato un -0,6 per cento, ma quella tendenziale ha segnato un incremento dell’1,3 per cento. Per quanto riguarda l’istruzione, l’aumento è stato del +3,1 per cento mensile e del +4,7 per cento tendenziale. Infine, nel settore dei servizi ricettivi e di ristorazione, si è osservata una flessione congiunturale del -1,8 per cento, mentre l’indice tendenziale ha mostrato un notevole aumento del +4,5 per cento.

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