In Sardegna appalti pubblici in aumento nei primi nove mesi del 2015: crescono i bandi ma diminuisce il loro valore. Fra gennaio e settembre sono state 900 le gare (+10% rispetto all’anno precedente) per un valore
complessivo di 560 milioni di euro (-6,7% rispetto al primi sei mesi del 2014), con 468 aggiudicazioni censite e un valore complessivo pari a 390 milioni: il mercato segna una flessione del 21% e 16% rispetto ai primi nove mesi del 2014. La maggior parte dei bandi sono ancora inferiori al milione: 714 per un importo complessivo di 138 milioni. Sono i dati diffusi da Cna.
“Permane una situazione di estrema fragilità e volatilità del mercato, che continua a manifestare gli effetti della difficile congiuntura economica, con i problemi persistenti di tagli alle risorse delle amministrazioni pubbliche – hanno sottolineato Francesco Porcu e Mauro Zanda, rispettivamente segretario regionale della Cna Sardegna e presidente della Cna Costruzioni – accelerare la spesa del piano infrastrutture e rimuovere i vincoli del patto di stabilità per gli enti locali sono la condizione per rilanciare il mercato nel 2016″.
I lavori più piccoli sfiorano il 92% del numero complessivo delle opere in gara e il 25% della spesa. L’importo medio delle gare si riduce da 840mila a 720 mila euro e crescono gli appalti banditi dalle amministrazioni territoriali: 870 per un valore di 455 milioni. I Comuni continuano ad essere i principali committenti con l’80% delle gare e il 50% delle risorse. Fra le province Nuoro è quella più dinamica con un aumento del numero e delle risorse messe in gara. A Sassari inoltre e nel Campidano cresce la spesa ma diminuiscono i bandi.