Alcoa, nuovo blitz degli operai a Cagliari: pressing su acquirente Glencore

Una delegazione sindacale di operai dell’Alcoa è stata ricevuta nella sede della Regione, in viale Trento, ma non dal presidente della Giunta, Francesco Pigliaru, in viaggio per Roma per sbloccare la vicenda degli ammortizzatore sociali, ma da Tore Cherchi, coordinatore regionale per l’attuazione del Piano Sulcis, e da uno dei consulenti del presidente, Gianluca Serra. Un centinaio di lavoratori si sono dati appuntamento questa mattina nello stabilimento Alcoa di Portovesme, durante il tragitto per Cagliari hanno per due volte bloccato la statale 130. Gli operai giunti nel capoluogo hanno chiesto di essere ricevuti dal governatore per avere notizie sulle decisioni di Glencore, la società che lo scorso anno ha siglato l’intesa per riavviare lo stabilimento. Glencore, come chiarito il 22 dicembre scorso al Mise dal ministro Federica Guidi, ha tempo sino al 20 gennaio per accettare, dopo il via libera della Commissione Ue, le condizioni sul prezzo competitivo dell’energia. Sempre il 22 dicembre al tavolo sul regime di super interrompibilità, Guidi e il sottosegretario De Vicenti avevano dato notizia di un altro gruppo interessato allo stabilimento di Portovesme, lo svizzero Sider Alloys.

“C’è troppo silenzio intorno alla nostra vertenza. Il Governo non sta facendo il necessario per arrivare ad una svolta positiva che permetta il riavvio dello stabilimento di alluminio di Portovesme”. Cosi Renato Tocco, RSU ex Alcoa.
I lavoratori, vista l’assenza di notizie che non giungono da Roma, hanno deciso di scendere nuovamente in strada per manifestare contro quella che definiscono “la politica del non fare”. “Non abbiamo più tempo – aggiunge ancora il sindacalista- .”Molti nostri colleghi hanno terminato anche gli ammortizzatori sociali. Famiglie intere che non sanno più come andare avanti. La disperazione è arrivata ormai a livelli insopportabili. Qualcuno deve dirci come dobbiamo vivere”.
I lavoratori  in questo momento stanno attuando blocchi stradali temporanei lungo la statale 130. La destinazione dovrebbe essere il palazzo della Regione di viale Trento.

Foto Carlo Martinelli

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