Air Italy, sindacati in pressing per la cassa integrazione straordinaria

A meno di 48 ore dalla scadenza dei 75 giorni previsti per la procedura di licenziamento collettivo, che dovrebbe diventare effettivo il 9 dicembre, i lavoratori di Air Italy lanciano un ultimo appello alla proprietà affinché sia richiesta la cassa integrazione straordinaria, per cui il Governo ha già dato il via libera. “Ancora permane l’indisponibilità da parte dei due soci, Aga Khan e Qatar Airways, a presentare l’istanza di cigs per i 1.322 lavoratori di Air Italy – spiega Marco Baldini, segretario dell’Anpav Sardegna -. Non è accettabile che i due soci titolari di fondi tra i più ricchi del mondo, il cui management ha la responsabilità del disastro industriale e sociale alla base dell’attuale più grande vertenza di lavoro italiana, neghino l’atto formale necessario al salvataggio di tante famiglie”.

“Incredibile credere – prosegue il sindacalista – che un fondo sovrano che spende per le infrastrutture necessarie per i mondiali di calcio del Qatar mezzo miliardo di dollari alla settimana, non risarcisca i lavoratori con i pochi soldi necessari a sostenere le spese di competenza aziendale per la Cigs, oggi peraltro molto ridotte”. Da qui l’ennesimo appello: “Il ministero degli Esteri e il ministero dello Sviluppo economico facciano tutto quanto in loro potere per indurre i proprietari di Air Italy a fare la propria parte per impedire la macelleria sociale dei propri lavoratori”. Nel frattempo i sindacati Ap (Associazione piloti), Cobas e Usb confermano la manifestazione nazionale a Roma di giovedì 9 dicembre davanti al Mise, in via Molise, a partire dalle 10.

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