Per i 1.322 lavoratori di Air Italy il licenziamento è un’ipotesi sempre più concreta e vicina. L’incontro di oggi al Ministero del Lavoro con le Regioni Lombardia e Sardegna, i sindacati e i liquidatori della compagna aerea non ha portato a niente.
Secondo quanto riferiscono i sindacati, nonostante gli sforzi prolungati, il faccia a faccia si è concluso con la scelta irremovibile della società in liquidazione di non tornare sui propri passi: la procedura per i licenziamenti collettivi termina oggi. Non ci sarà la proroga della cassa integrazione.
“Ho dato la mia disponibilità a partecipare al tavolo interministeriale sulla vertenza Air Italy convocato per il 15 dicembre al Ministero del Lavoro”. Lo afferma, in una nota, la vice ministra al Mise, Alessandra Todde. “Da due anni seguo con il massimo impegno questa vertenza, che coinvolge centinaia di lavoratori di cui molti miei conterranei, cercando di trovare una soluzione seria per i dipendenti. Il Mise (ministero per lo Sviluppo economico), con gli strumenti attualmente a disposizione, non farà mancare il suo sostegno”, conclude l’esponente sarda del Governo Draghi.
La Uiltrasporti dichiara la totale disapprovazione per la decisione della società Airitaly di chiudere oggi la procedura di mobilità e con la possibilità quindi di procedere con il licenziamento di 1320 lavoratori. “L’atteggiamento scellerato e privo di qualsiasi sensibilità nei confronti dei lavoratori e delle loro famiglie denota la totale mancanza di rispetto dei soci proprietari di Airitaly, Qatar e Akfed, nei confronti del Governo e delle Istituzioni di questo paese – ha commentato la segretaria territoriale Uiltrasporti del Nord Sardegna Elisabetta Manca al termine della odierna riunione con il ministero -. A questo punto serve un intervento forte ed immediato del Governo per scongiurare il licenziamento dei lavoratori”.
“Posizione assurda, senza precedenti”. Così il segretario generale della Filt Cgil Sardegna, Arnaldo Boeddu: “Oggi è stato fissato il tavolo interministeriale per vagliare le ragioni del prolungamento della cassa integrazione, non è comprensibile o accettabile che l’azienda continui imperterrita a voler licenziare nonostante l’impegno dei ministri competenti”.
Dura la reazione di Marco Bardini per Anpav Sardegna. “L’atteggiamento dei liquidatori nonostante l’apertura di un tavolo interministeriale è uno sgarbo istituzionale e un accanimento verso i lavoratori. Nonostante le forti pressioni di sindacati e istituzioni, oggi i liquidatori hanno chiuso negativamente la procedura di licenziamento collettivo – spiega – è un atto di grave irresponsabilità, intervenga il Ministero degli Esteri dato che gli azionisti Qatar e Akfed hanno importanti interessi bilaterali con lo Stato italiano”.
Ugl Trasporto Aereo annuncia di aver “rigettato l’esito della procedura e richiamato gli azionisti all’enorme responsabilità della loro decisione, con drammatiche conseguenze sociali e sul tessuto economico di territori già fortemente provati dalla crisi pandemica e congiunturale”.
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