Air Italy, la Giunta cerca una soluzione: “Ma ora non è solo un problema sardo”

Potrebbe diventare un fardello economicamente pesante per la Regione dover farsi carico dei lavoratori di Air Italy (circa 550) che dopo la liquidazione della compagnia non avranno più un reddito. Una sciagura economica che la vice presidente della Giunta e assessora al Lavoro, Alessandra Zedda, intende scongiurare, attivando tutti gli ingranaggi per dare continuità all’azienda. “La Regione non accetterà mai che il personale di Air Italy possa rientrare nell’ottica di licenziamenti e letterine come quelle arrivate ieri”, ha detto Zedda sottolineando che “la crisi della compagnia ora è un problema nazionale che non può ricadere solo sulla Sardegna“. La situazione è precipitata in tempi molto brevi ed è un aspetto sul quale l’esponente della Giunta si sofferta anche per fugare dubbi sulla corretta azione da parte dell’Esecutivo: “È vero che la Regione conosceva la situazione di difficoltà e le grosse perdite di Air Italy, ma ricordo che è stato il presidente Solinas, l’anno scorso, a garantire la prosecuzione dell’attività aziendale”.

Fatte salve queste precisazioni, per l’assessora è importante affrontare l’emergenza fissando alcune priorità come “la continuità aziendale per garantire qualsiasi forma di sostegno e integrazione al reddito dei lavoratori e della continuità dei collegamenti aerei in particolare per la Sardegna”. Infine, la vice presidente della Regione ricorda che “se la compagnia va in liquidazione, rinuncia al titolo di viaggio, quindi Governo ed Enac devono verificare realmente cosa sta succedendo. A questo punto i voli dovranno essere ricoperti da altre compagnie, e il personale messo a disposizione di quei collegamenti”. Poi, ancora: “Quando parlo di una ‘flotta sarda’ qualcuno banalizza e fa finta di non capire. Serve una compagnia che garantisca il diritto alla mobilità di chi vive in questa Isola”.

Preoccupazione anche per l’assessore al Bilancio, Giuseppe Fasolino: “La messa in stato di liquidazione di Air Italy è una decisione aziendale che desta sconcerto e preoccupazione, sicuramente non in linea con la storia di una compagnia da sempre legata alla nostra isola. Dinanzi al quadro che si è delineato, siamo pronti a fare la nostra parte affinché nessun lavoratore sia lasciato solo durante tutte le fasi della vertenza e auspichiamo che anche il Governo nazionale sia pienamente e operativamente partecipe per affrontare un’emergenza sociale ed economica gravissima.

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