Ancora attriti tra i sindacati impegnati nel tentativo di risolvere la vertenza Air Italy. A sollevare la questione è il segretario regionale dell’Anpav, Marco Bardini: “I sindacati confederali hanno revocato all’ultimo la manifestazione pervista ieri, alla quale avevamo aderito, in base a una convocazione del presidente della Regione, Christian Solinas, che non ci è ancora arrivata”. La riunione a cui fa riferimento Bardini si terrà domani alle 12 quando il governatore incontrerà i segretari territoriali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo, in programma domani alle 12. “I 45 giorni della fase aziendale di trattativa sulla procedura di licenziamento è iniziata il primo aprile e terminerà il 15 maggio”, avverte. “Sinora i liquidatori si sono detti indisponibili a stoppare i licenziamenti e a prorogare la cassa integrazione – prosegue – oggi è stato convocato per il 10 maggio l’ultimo incontro in fase aziendale, che verosimilmente si chiuderà con un mancato accordo”.
Intanto, insiste “il tavolo di crisi annunciato dal ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, è sparito dall’agenda politica del governo e i presidenti delle Regioni Sardegna e Lombardia, al di là di convocazioni non ancora pervenuteci, non paiono avere alcun progetto industriale che permetta di ricollocare 1380 lavoratori”. Per Bardini “l’allarme è massimo, tra pochissime settimane, stante l’attuale paralisi delle istituzioni, i dipendenti di Air Italy saranno licenziati e saranno difficilmente ricollocabili”. Anpav attacca anche le altre sigle sindacali. “Il rinvio della manifestazione di oggi è stato profondamente inopportuno e ci ha colti alla sprovvista – dice – rilanciamo la mobilitazione di tutti i lavoratori e invitiamo tutte le sigle sindacali a procedere uniti, non in ordine sparso”.