Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copagri, insieme a Legacoop, Confcooperative e Agci, hanno deciso di non partecipare all’incontro con l’assessora regionale all’Agricoltura, Valeria Satta. Il tavolo era stato convocato dall’esponente della Giunta per individuare e definire i criteri per l’assegnazione delle risorse a copertura dell’aumento delle materie prime.
I fondi regionali a disposizione sono legati a un provvedimento votato in Aula il 12 dicembre scorso a compensazione dei rincari seguiti alla guerra in Ucraina. La decisione di disertare l’incontro ha una spiegazione. “Avremmo voluto portare a conclusione il lavoro già avviato da tempo insieme alla struttura dell’assessorato – spiegano le organizzazioni -, con proficuo spirito di collaborazione e sospeso solo qualche giorno in attesa dell’approvazione in Consiglio regionale delle modifiche alla norma contenute nel Collegato alla legge di stabilità 2023. Un intervento che ha previsto l’integrazione di 10 milioni di euro rispetto ai 20 già stanziati a dicembre 2022. Oggi invece siamo chiamati a partecipare a un incontro esteso a organismi non titolati alla rappresentanza del sistema delle imprese della produzione primaria e ciò non è accettabile”.
Le associazioni non fanno nomi. Ma sottolineano di continuare a non capire “il criterio con cui tali soggetti sono stati individuati”. Quindi la sottolineatura: “Riteniamo tale atteggiamento irrispettoso nei confronti nostri e del mondo di aziende che legittimamente rappresentiamo e pregiudizievole per il buon esito dei lavori”. Le organizzazioni avvertono: “Solo quando ai tavoli saranno convocati soggetti pienamente legittimati, dalle norme vigenti in materia di rappresentanza, torneremo a discutere di questo argomento e di altri per i quali l’assessora è tenuta a sentirci”.