di Umberto Zedda
Aggregazione, collegamenti interni efficienti e destagionalizzazione: sono le chiavi che potranno permettere alla Sardegna di competere in un mercato internazionale sempre più sfidante. Se n’è discusso durante l’incontro Gli aeroporti sardi al centro delle strategie di sviluppo economico dell’isola, organizzato da Sogaer in collaborazione con Geasar e Sogeaal nell’ambito dell’Airport Day di Assaeroporti all’aeroporto di Cagliari-Elmas.
In contemporanea con gli altri aeroporti nazionali, l’evento ha fatto il punto sulle strategie di sviluppo economico legate al traffico aereo. “Il trasporto aereo è diventato uno degli asset fondamentali dell’economia mondiale”, ha dichiarato Maurizio De Pascale, presidente della Camera di Commercio di Cagliari-Oristano. “Oggi celebriamo gli aeroporti, ma per la Sardegna è anche il momento di affrontare il nodo del trasporto interno: senza un collegamento tra i tre scali, l’isola non potrà dialogare con una voce unica in Europa. Speriamo di vedere le prime connessioni con gli Stati Uniti entro il 2026”.
All’incontro erano presenti anche gli assessori regionali ai Trasporti e al Turismo, Barbara Manca e Franco Cuccureddu, l’amministratore delegato di Geasar e Sogeaal Silvio Pippobello, il presidente della Commissione Trasporti Salvatore Deidda, la professoressa di Diritto della Navigazione Aerea all’Università di Bologna Anna Masutti e la presidente di Sogaer Monica Pilloni.
Nel 2024, gli aeroporti di Cagliari, Olbia e Alghero hanno registrato una crescita rispettivamente del 6,3%, 18,3% e 7,9%, con un incremento medio del 10,7% su scala regionale. Un risultato positivo, che però riporta al centro la necessità di una strategia comune per consolidare e prolungare questi numeri. “Il 2024 ha visto uno dei maggiori incrementi per Alghero e Olbia. Dobbiamo unirci e fare squadra, perché i nostri competitor sono fuori dalla Sardegna”, sottolinea Silvio Pippobello. “Solo così potremo ottenere un potere contrattuale maggiore con le compagnie aeree e lavorare per allungare la stagione turistica”.
Sinergia significa anche migliorare i collegamenti interni tra gli scali. “È fondamentale avere un trasporto efficiente tra gli aeroporti, anche se la vedo ancora difficile”, ammette Pippobello. “A Olbia stiamo già lavorando alla stazione ferroviaria in aeroporto: dal 2026 sarà possibile scendere dall’aereo e salire direttamente su un treno per Cagliari”. E per Alghero? “C’è ancora una discussione in atto”, spiega.
L’idea di una gestione unica non è così lontana, come ha spiegato l’assessora Manca: “L’integrazione strutturale è sempre un beneficio. Bisogna capire qual è il modello di governance di riferimento affinché gli interessi non siano solo commerciali, ma riguardino anche il diritto alla mobilità. La politica ora sta facendo le sue considerazioni”.
Un nodo cruciale resta la forte stagionalità del traffico aereo in Sardegna. Come mostrato durante l’incontro, circa il 60% dei passeggeri si concentra nei quattro mesi estivi, da giugno a settembre, lasciando ampie difficoltà nei restanti periodi dell’anno. “Diminuire la stagionalità potrebbe portare grande beneficio – prosegue Pippobello – bisogna valorizzare anche l’attrattiva delle zone interne e sciogliere il legame esclusivo tra turismo e mare: puntiamo di più su enogastronomia e archeologia”.
Per farlo, però, il numero delle tratte deve adeguarsi alla domanda. “Vorremmo un segnale da parte delle compagnie per venire incontro alle richieste delle comunità locali nei mesi invernali. D’estate è facile aumentare i voli”, ha dichiarato l’onorevole Deidda. “Dobbiamo iniziare a parlare di territorio Sardegna – spiega l’Ad di Sogaer – per ottenere quella destagionalizzazione a cui tutti ambiamo. Il nostro sistema ci consente di sviluppare questa strategia e affrontare rapidamente gli investimenti necessari nei prossimi anni”.