Abbanoa continuerà a essere guidata da un Cda con tre componenti. Lo ha deciso l’assemblea degli azionisti riunita oggi a Cagliari al Teatro Doglio con un voto quasi all’unanimità: il 98,2 per cento. I membri del consiglio di amministrazione saranno eletti martedì 17 alle 12. I candidati alla carica di guida dell’organo sono stati individuati dalla Commissione per il controllo analogo tramite terne (non vincolanti) di nominativi da proporre all’assemblea dei soci di Abbanoa: Stefano Altea, Antonio Belloi, Giovanni Lorenzo Belloi, Annamaria Busia, Cristiano Camilleri, Ivo Carboni, Michele Caria, Daniele Ciabatti, Giovanni Corona, Giuseppe Cuccu, Luca De Angelis, Antonio Deidda, Andrea Drago, Giovanni Melchiorre Lai, Salvatore Ledda (amministratore delegato e consigliere uscente), Piero Maccioni, Carlo Matta, Federico Meloni, Francesco Murgia, Franco Pinna, Antioco Porcu, Daniela Sacco (consigliere uscente), Marco Sanna, Giuseppe Sardu, Speranza Schirru e Giampaolo Zucca.
A pesare di più nell’assemblea sono i voti della Regione e dei Comuni di Cagliari e Sassari (Regione con il 70,94 per cento delle azioni, seguita da Cagliari al 6,30 per cento, Sassari al 4,63 per cento e Nuoro all’1,40 per cento e così via). “Il nuovo Consiglio di amministrazione di Abbanoa – ha detto Todde – dovrà avere competenze differenti e trasversali, oltre a quelle manageriali e tecniche, che possono essere trovate anche all’interno della struttura stessa della società”. Poi sulla scelta di mantenere una composizione a tre e non una guida solitaria: “E’ importante questo passaggio perché rispetto all’amministratore unico, riteniamo che con il Cda a tre ci possa essere più coralità, forza e condivisione delle decisioni”. Todde chiede comunque un cambio di passo perché “è indispensabile far capire che Abbanoa può essere una societaà efficiente. Bisogna utilizzare le molte centinaia di milioni che la Regione mette a disposizione di Abbanoa proprio per quanto riguarda le infrastrutture. Noi abbiamo una rete che perde più del 50 per cento, abbiamo dei ritardi continui sulle manutenzioni. C’è una situazione, soprattutto nelle grandi città, che lascia molto a desiderare. Ci sono problemi di potabilità e i cittadini non sono soddisfatti in questo momento del servizio erogato. Bisogna lavorare molto da questo punto di vista e anche sulla sostenibilità economica della società”.
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