VIDEO. L’Italia applaude Paolo Palumbo, lo chef con la Sla commuove Sanremo

Tutti zitti ad ascoltare, tutti in piedi ad applaudire con gli occhi lucidi. Paolo Palumbo, il più giovane malato di Sla in Europa, sul palco di Sanremo ha rubato la scena a concorrenti, conduttori e ospiti. Ci si divide sulle canzoni, sulle battute e sui vestiti di chi si esibisce all’Ariston, ma davanti alla potenza della storia di Paolo e dei suoi quattro anni di Sla che gli hanno rivoluzionato la vita tutti sono rimasti incantati. Assieme a Christian Pintus ha portato il brano fuori gara ‘Io sono Paolo‘, che racconta la sua vicenda e la sua grande forza d’animo che permette di abbattere tutte le barriere e l’ha portato a inventare un modo per far sentire i sapori ai malati di Sla ma anche a pilotare un drone con lo sguardo. “Sono la montagna che va da Maometto, pur restando disteso nel letto – recita il testo del brano che non passò le selezioni ma Amadeus ha voluto lo stesso sul palco -. Per volare mi bastano gli occhi, quelle volte che il mondo sta stretto”.

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La forte emozione in sala durante l’esibizione ha poi lasciato spazio alla commozione quando Paolo, con la sua “la voce da casello autostradale”, ha spiegato l’importanza della vita e delle piccole cose che possono sembrare di poco conto, ma poi diventano immense quando le perdi. “La mia non è la storia di un ragazzo sfortunato, ma di un ragazzo che non si è arreso – ha detto il messaggio con la voce elettronica che riporta le frasi che lui compone poggiando il suo sguardo su un macchinario-. I limiti sono solo dentro di noi. Ricordate che il tempo che abbiamo a disposizione è poco ed è nella mente che ristagnano le disabilità più gravi”.

M.Z.

Ecco il video di Paolo Palumbo e il fratello Rosario sul palco con Christian Pintus.

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