Storia di Rebecca C. nel libro-denuncia: ecco la mia libertà dalla prostituzione

Rebecca C. è lo pseudonimo di una giovane donna di origini nigeriane, che scrive la sua storia durante la sua permanenza in una struttura protetta della Sardegna, dove vengono portati avanti i programmi di protezione sociale per vittime di tratta e grave sfruttamento, perlopiù ai fini di prostituzione. Si tratta di un breve racconto, denso di umanità e dolore allo stesso tempo. Un testo che vuole avere un duplice scopo: Da un lato la denuncia sociale e quindi lo svelamento di una realtà volutamente nascosta dalla società, quello della prostituzione e della sua rete criminale. E dall’altro un richiamo, un monito verso tutti quelli che sono i protagonisti di
questo mondo criminale: verso le famiglie d’origine, complici di aver abbandonato le proprie figlie a questo destino, verso le varie figure chiave che in Europa si occupano di inserire con la violenza le numerose ragazze, spesso minorenni, nel sistema schiavistico della prostituzione. La sua storia, partita da un’inchiesta pubblicata da Sardinia Post a inizio 2016 a cura di Ornella Demuru è diventata ora un libro-denuncia, pubblicato dalla Kita Edizioni di Cagliari: Non abbiate paura della libertà di Rebecca C. Storia di emancipazione dallo schiavismo della prostituzione. La presentazione si terrà giovedì 13 dicembre, alle ore 18, presso la Sala Conferenze Fondazione di Sardegna di Cagliari.

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L’incontro.  È soprattutto verso le proprie coetanee che Rebecca C. si rivolge, cioè coloro che sono ancora lì, sulla strada, vittime, come lo è stata lei, di quella vasta e intricata rete criminale dello sfruttamento sessuale.
Si rivolge loro invitandole ad emanciparsi, ad abbandonare la strada, a scegliere la libertà. A riflettere sul testo e ad allargare la discussione sui temi più ampi dell’immigrazione e dell’accoglienza in Europa, e in particolare in Sardegna, sono stati invitati le operatrici del Progetto Elen Joy – Anna Cordedda e Tonia Cattari – che hanno supportato l’autrice nel suo percorso di emancipazione e di scrittura, il giornalista di Videolina Paolo Matta da sempre impegnato nelle tematiche del sociale e della spiritualità, il sindaco di Macomer, Antonio Onorato Succu, uno dei primi sindaci sardi fautori del progetto di accoglienza SPRAR (progetto di Micro-Accoglienza diffusa) e l’Assessore agli Affari regionali Filippo Spanu impegnato in prima linea in importanti progetti di cooperazione internazionale tra la Sardegna e diversi Paesi africani (Uganda, Senegal, Costa d’Avorio, Tunisia e altri). L’autrice non sarà presente per ovvi motivi di incolumità personale, fatto che l’ha portata a vivere fuori dall’Italia, inserita in un progetto di protezione e integrazione sociale.
L’incontro sarà moderato dall’editrice Ornella Demuru, che ha pubblicato il libro in collaborazione con la Congregazione delle Figlie della Carità e la Fondazione di Sardegna.

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