Ultimi giorni per Sanluri Legge, il festival letterario che, alla sua nona edizione, ha trasformato il centro della Marmilla in un crocevia di voci, libri e spettacoli. Nella suggestiva cornice del Castello di Sanluri, la rassegna chiude con tre serate ricche di emozioni, tra recital, narrazione sportiva e presentazioni di romanzi che spaziano dal noir alla memoria affettiva.
Venerdì 16 maggio, alle ore 20, va in scena “La storia siamo noi. Voci, suoni e appunti di Sardegna”, lezione-spettacolo di Flavio Soriga sulle note del violoncello di Gianluca Pischedda. Una produzione firmata Insulae Lab che intreccia la storia dell’Isola con le imprese di re e ribelli, avventurieri e contadini, popolo e libertà. Soriga guida il pubblico in un viaggio tra parole e suoni, per riscoprire le radici di una Sardegna coraggiosa e viva.
Sabato 17 maggio, sempre alle 20, sarà il turno di Federico Buffa, volto iconico di Sky Sport, con il suo applauditissimo racconto “Italia Mundial”. Accompagnato dal pianista Alessandro Nidi, Buffa rievoca la magica estate del 1982, quando l’Italia del calcio conquistò il mondo. Una narrazione che fonde sport, emozioni collettive e poesia, portando sul palco l’epopea di Zoff, Tardelli, Rossi e compagni come fosse una sinfonia nazionale.
La chiusura domenica 18 maggio è affidata a due appuntamenti curati dalla giornalista Francesca Figus. Alle 18.30, Piergiorgio Pulixi presenta in anteprima il suo nuovo romanzo “Se i gatti potessero parlare” (Marsilio, 2025), un giallo letterario ambientato tra i libri e il mistero. Protagonisti Curzio Montecristo, libraio giramondo, due gatti enigmatici e un delitto da risolvere a bordo di una crociera intorno alla Sardegna.
Alle 20, spazio invece a Matteo Porru, giovanissimo autore già insignito del Premio Campiello Giovani e del Grand Prix du Livre 2024, che con “Il volo sopra l’Oceano” (Mondadori, 2025) narra la toccante storia di Michele, ventriloquo ormai in pensione che affronta un viaggio del cuore alla ricerca di un amore perduto e di se stesso.
Con il sostegno della Regione e della Fondazione di Sardegna, Sanluri Legge, sotto la direzione artistica di Valeria Ciabattoni (Cedac Sardegna) e con il coordinamento dell’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo. «Sanluri Legge rappresenta un riferimento culturale importante per la Sardegna – sottolinea il sindaco Alberto Urpi – e dimostra come la cultura possa essere motore di sviluppo. Il festival cresce ogni anno e porta luce sul Sud dell’Isola, accendendo l’interesse di un pubblico sempre più ampio».