Esce il nuovo singolo di Iosonouncane: ritorno con omaggio a Battisti e Tenco

Il tono di voce di Jacopo è più basso del solito, quasi confidenziale. Il pianoforte suona una specie di valzer carico di nostalgia e immerge l’ascoltatore in una atmosfera malinconica, invernale fin dal titolo della canzone: Novembre. Nel brano ci sono un’ambientazione contadina con le sue difficoltà quotidiane (“Ma al mattino, nella bocca la terra da arare / Mangiano bene, mangiano solo a Natale”), un tormento senza nome (“Intanto Cristina, Cristina dormiva sempre meno / L’inverno nel seno”) e una mancanza: fino ai bagliori del ritornello, dove canta quasi ieratico: “Son felice che tu sia tornata / Ero certo che mi avresti salvato / Il mattino ti cerca la schiena / Fra gli stracci di una strada già piena”, su un tappeto struggente di archi e un coro che richiama certe atmosfere da colonne sonore di film italiani anni Sessanta e un cantautorato retro pieno di eleganza. Sinfonico ma con misura: ogni suono è necessario.

Iosonouncane è tornato. Oggi è uscito il suo nuovo singolo ed è bellissimo. Si intitola Novembre, appunto, ed è il primo inedito pubblicato dal musicista 37enne di Buggerru da cinque anni a questa parte – cioè dall’uscita del suo secondo album, Die, acclamato da pubblico e critica e considerato all’unanimità come una delle migliori uscite in Italia negli ultimi venti anni. Jacopo Incani in fondo non ha mai avuto la smania di pubblicare dischi per forza: sceglie di far uscire musica nuova quando ha qualcosa di nuovo da dire. Si prende il suo tempo e segue dei ritmi che sono quelli della cura, della semina e poi del raccolto.

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Ad allungare i tempi di uscita del nuovo disco questa volta ci si è messa anche la pandemia. Il suo terzo album, Ira, sarebbe dovuto uscire in primavera anticipato da un tour nei teatri – andato sold out – dove avrebbe suonato in anteprima tutta la scaletta. Poi le date sono state riprogrammate in autunno e ancora una volta rimandate. Ora il disco slitta al 2021 e per rendere l’attesa più dolce è uscito il singolo, che contiene anche un lato B particolarmente significativo: una cover intensa di Vedrai, vedrai di Luigi Tenco, un omaggio che suona quasi programmatico se consideriamo i richiami agli anni Sessanta del brano inedito.

Il nuovo singolo è a modo suo un evento anche per un’altra ragione. Segna la rinascita della Numero uno, storica etichetta discografica fondata nel 1969 da Mogol che ha pubblicato i dischi di Lucio Battisti negli anni Settanta (e accumulato un catalogo importante con opere di Premiata Forneria Marconi, Bruno Lauzi, Ivan Graziani, Toni Esposito e così via). Novembre è la prima tappa del ritorno della label, che affiancherà la Trovarobato nella pubblicazione delle opere di Iosouncane. A cui si aggiungeranno anche quelle di artisti come Colapesce (lil cui ultimo album era stato prodotto proprio da Incani).

Andrea Tramonte

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