Contributi al cinema sardo, la protesta: “Nessun fondo extra, solo propaganda”

“La Regione si è limitata al finanziamento ordinario previsto dalla legge e non ha previsto alcun intervento straordinario per rispondere all’emergenza coronavirus”. L’associazione Moviementu, che rappresenta numerosi addetti ai lavori del settore cinematografico in Sardegna, risponde così allo stanziamento di oltre 4 milioni di euro annunciato ieri dall’assessorato regionale alla Cultura.

Moviementu contesta soprattutto  il modo in cui la Regione ha cercato di far passare “un intervento ordinario previsto dalla legge 15 del 2006” come invece “legato all’epidemia e a tutte le misure restrittive che hanno fortemente danneggiato il comparto”. Gli operatori del settore ricordano le richieste fatte durante le interlocuzioni che ci sono state nei mesi scorsi con l’assessore alla Cultura, Andrea Biancareddu: “Si è chiesto con forza che alla nostra filiera venissero destinate risorse straordinarie. Il risultato di tutto ciò invece si riduce, con il recente comunicato stampa, all’uso propagandistico da parte dell’assessorato e del presidente Solinas di un contributo che finanzia in modo ordinario le attività cinematografiche in Sardegna e che dà luogo a bandi che pur giovando ovviamente al settore, hanno tempi non certo compatibili con quelli che si potrebbero definire interventi straordinari”.

Sorpresa da parte dell’associazione anche in merito alla legge al momento in discussione in Consiglio regionale: “Nel disegno di legge 162 che si discute proprio in questi giorni e con il quale la Giunta propone interventi speciali a favore del lavoro, non c’è alcun riferimento alle professioni dello spettacolo e del cinema. Chiediamo – concludono – che facendo davvero seguito al recente dialogo instaurato dall’assessore, venga riconsiderata con urgenza l’opportunità di un intervento veramente e finalmente straordinario”.

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