C’è un indagato nell’ambito dell’inchiesta, aperta dalla Procura di Cagliari quattro anni fa, sulla Nuova 554 e i primi crolli sulla strada che collega la Nuova Orientale alla litoranea per Villasimius. Ne dà notizia l’Unione sarda in edicola oggi: si tratta di Mariano Cabras, il titolare dell’impresa di Settimo San Pietro (nel Cagliaritano) che ha eseguito i lavori per conto dell’Anas nel 2011 dopo i primi cedimenti dell’asfalto avvenuti due anni prima. L’accusa è di frode in pubbliche forniture: secondo gli investigatori il materiale di risulta utilizzato per il rifacimento non è stato trattato come d’obbligo, fatto che avrebbe agevolato – o addirittura provocato – lo slittamento. Un lavoro da circa 490mila euro ipotizzato come inutile, o dannoso. Appena un mese fa poco distante al tratto della Nuova 554 di fatto crollato – con voragini larghe un metro – era stata individuata e sequestrata una sorta di discarica con residui d’asfalto. Si tratta, si legge sempre nel quotidiano, di circa 2mila metri cubi in blocchi e bidoni, ora partiranno i campionamenti mentre parte della strada resta sotto sequestro.
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