Altre due morti sul lavoro a Nuoro. Proprio mentre il Presidente della Repubblica Sergio Matterella spendeva parole solidali per la 72esima giornata nazionale delle vittime sul lavoro, la Sardegna contava già diciassette vittime, contro le dodici dell’anno scorso. Un’amara coincidenza quella di ieri – domenica 9 ottobre -, quando in tutta Italia l’Anmil celebrava tale ricorrenza, e all’ospedale di Nuoro i chirurghi espiantavano gli organi dell’imprenditore desulese Giorgio Zanda, morto in seguito a una caduta nel suo ristorante, e il cui funerale si svolgerà questo pomeriggio. Sempre ieri e sempre a Nuoro (parrocchia del Sacro Cuore) si sono svolti i funerali di Salvatore Santeddu, l’operaio morto schiacciato da un autocarro il 5 ottobre nelle campagne cittadine.
“Non abbiamo mai considerato la nostra giornata nazionale come una festa – dichiara Michele Tatti, presidente provinciale di Nuoro e Ogliastra dell’Associazione nazionale invalidi e mutilati sul lavoro – purtroppo i fatti di questi giorni ci richiamano alla drammatica realtà che denunciamo da anni. A questo punto le parole non bastano più: serve una riflessione profonda a tutti i livelli istituzionali, anche a livello locale e regionale, perché in provincia di Nuoro si registrano nei primi otto mesi di quest’anno tre morti contro una vittima del 2021, e in Sardegna, con 17 morti al 9 ottobre contro dodici del 2021, risulta in controtendenza a livello nazionale, visto che in Italia l’Inail certifica allo scorso 31 agosto una diminuzione del 12,3 per cento degli infortuni mortali”.
