La Giunta di Oristano guidata da Massimiliano Sanna, su proposta degli assessori all’Ambiente e ai Lavori pubblici, Maria Bonaria Zedda e Simone Prevete, ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economico per la demolizione e la bonifica dall’amianto della scuola secondaria di I grado “Grazia Deledda” di via Santulussurgiu. Il progetto è finanziato con 705 mila euro dalla Regione nell’ambito del Piano operativo per l’ambiente “Interventi per la tutela del territorio e delle acque”.
“La scuola era stata chiusa a novembre del 2020 in seguito alla dichiarazione di non idoneità statica dell’immobile – ricorda il sindaco -. Improvvisamente ci trovammo in una vera e propria emergenza che richiedeva molteplici risposte. In primo luogo occorreva garantire la continuità didattica nell’immediato, individuare un edificio dedicato capace di salvare la scuola del quartiere e, infine, decidere il destino dello stabile chiuso. Le 14 classi dell’istituto inizialmente sono state ospitate presso altre scuole cittadine e dall’anno scorso hanno trovato una sede definitiva nei locali dell’ex Istituto Frassinetti. Con un grande sforzo, con lo scrupolo e la velocità necessaria per soddisfare i bisogni degli studenti, abbiamo reperito e attrezzato una sede che ha consentito al quartiere del Sacro Cuore, alle famiglie che ci vivono e a quelle che fanno riferimento a quella parte della città, di conservare la sua scuola”.
“Da un’attenta analisi si è verificata l’impossibilità di eseguire le opere di bonifica senza la rimozione degli elementi strutturali che concorrono alla stabilità dell’edificio che risulterebbe compromessa dalla sola rimozione dei pannelli in cemento amianto – aggiunge l’assessora all’Ambiente -. Con questo progetto interveniamo dunque per la rimozione, il trattamento, l’impacchettamento e il trasporto a discarica dei materiali contenenti amianto, ma per l’intervento complessivo di demolizione e bonifica globale da un milione 340 mila euro abbiamo chiesto un finanziamento integrativo di 634 mila euro alla Regione”. “Il progetto prevede la demolizione, la rimozione degli apparecchi idrico/sanitario, dell’impianto elettrico e dei suoi componenti, dell’impianto termico e dei radiatori – precisa l’assessore ai Lavori pubblici -. Comprende dunque le opere di rimozione delle strutture presenti all’interno dell’edificio e le opere di bonifica dall’amianto e dai materiali comunque pericolosi che compongono la struttura dell’edificio”.