Vendita Costa Smeralda, la presunta evasione arriva a quota 200 milioni

L’Agenzia delle entrate, attraverso un avviso di accertamento fiscale, ha quantificato la presunta evasione fiscale sulla vendita della Costa Smeralda avvenuta a maggio 2012. A vendere al fondo sovrano del Qatar fu la Colony Capital del magnate americano Tom Barrack che era proprietario dei terreni e degli alberghi di Porto Cervo attraverso la Smeralda Holdign.

L’avviso di accertamento è solo l’ultimo tassello di un’indagine aperta dalla Procura di Tempio Pausania. Come anticipato oggi dai quotidiani La Nuova Sardegna e L’Unione Sarda, l’Agenzia delle entrate contesta una mancata dichiarazione relativa plusvalenza. Nell’ultimo conteggio, di luglio 2014, sembra che la cifra dovesse sfiorare i 150 milioni. Adesso un ulteriore aumento.

Secondo gli inquirenti, la presunta evasione sarebbe stata compiuta attraverso una complessa attività di ‘esterovestizione’ di alcune società con sede fra il Lussemburgo e gli Stati Uniti. In buona sostanza al fisco italiano non è stato versato un euro, benché la Procura ritenga che la transazione sia invece avvenuta nel nostro Paese. Fra gli indagati per evasione fiscale ci sono avvocati, banchieri e manager delle società create per l’operazione. I militari della Guardia di Finanza hanno lavorato alla ricostruzione dei flussi finanziari collegati al pagamento del patrimonio immobiliare.

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