In Sardegna c’è il quinto caso di vaiolo delle scimmie. Sulla persona che ha contratto il virus non ci conosce alcun dettaglio: si sa soltanto che è residente nell’Oristanese, hanno fatto sapere dall’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari, dove è stato accertato il caso. La positività al vaiolo delle scimmie è stata diagnosticata dal Laboratorio analisi della stessa Aou. La persona malata è ovviamente in isolamento domiciliare. “Le sue condizioni di salute sono buone”, fanno sapere ancora i sanitari.
Da Oristano i toni sono tranquillizzanti. “La malattia decorre nella maggior parte dei casi in modo benigno, senza particolari complicanze – afferma Maria Valentina Marras, direttrice del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica della Asl territoriale -: la guarigione sopraggiunge dopo 2-3 settimane dall’inizio dei sintomi, supportata da terapia adeguata”.
I sintomi più comuni di questa patologia sono generalmente simil-influenzali e includono febbre, sonnolenza, dolori muscolari e mal di testa. Un’eruzione cutanea si sviluppa di solito da uno a tre giorni dopo l’inizio della febbre, ma può anche presentarsi prima dei sintomi generali e interessare il viso e le altre parti del corpo. Le lesioni cutanee spesso si presentano come papule, che tendono a evolversi in pustole e croste.
La trasmissione può avvenire attraverso il contatto fisico stretto, compresa l’attività sessuale, con una persona infetta, con i suoi fluidi corporei o le sue lesioni cutanee. Il virus può essere trasmesso anche da oggetti contaminati quali vestiti, lenzuola, asciugamani, posate, dispositivi elettronici e superfici. “Vale la pena rassicurare la popolazione su questa malattia, che evolve nella stragrande maggioranza dei casi con una guarigione completa. Da ricordare anche che chi è stato vaccinato in passato per il vaiolo è protetto anche dal virus del vaiolo delle scimmie” conclude Marras.