L’ultimo giorno del 2020 sono stati pubblicati per la prima volta i dati della distribuzione dei vaccini in Italia e la Sardegna si era trovata subito in ultima posizione. Nei giorni successivi ha continuato ad arrancare in fondo alla classifica, poi è cominciata una ripresa e secondo i dati aggiornati a poco dopo la mezzanotte del 9 gennaio sembra che l’Isola sia finalmente uscita dalla zona retrocessione. Quasi metà dei vaccini arrivati in Sardegna è stata inoculata: 9.641 su 19.680, il 49 per cento. Un grande balzo in avanti che ora permette alla Sardegna di avere cinque regioni alle sue spalle (solo in Calabria, Friuli, Lombardia, Piemonte e Provincia autonoma di Bolzano si registrano percentuali più basse).
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Per quanto riguarda i vaccinati, si tratta di 6.199 donne e 3.442 uomini e la fascia d’età più coinvolta è quella tra i 50 e i 59 anni (3.206 dosi) ma ci sono anche due vaccinati tra i 16 e i 19 anni e due tra gli ultranovantenni. Fino all’ultimo aggiornamento non risulta vaccinato neanche un ospite di strutture residenziali: 8.766 vaccinati sono operatori sanitari o sociosanitari a cui si aggiungono 875 sardi che non fanno parte del personale sanitario (quasi il 10 per cento del totale). In Sardegna ci sono 12 punti di somministrazione: 4 a Cagliari, due a Sassari e uno rispettivamente a Nuoro, Oristano, Olbia, Carbonia, San Gavino e Lanusei.
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M.Z.