“Per il momento la gestione completa delle vaccinazioni è in mano all’Ats, dalla quale, forse per il momento, noi medici di base siano tagliati fuori. Quindi, mi spiace, non posso essere d’aiuto”. È questa la risposta che un dottore di Cagliari ha dato a un lettore di Sardinia Post che oggi ha scritto al proprio medico di famiglia per far vaccinare il genitore, un ultraottantenne con patologie.
L’anziano era stato messo in turno alcune settimane fa. Ma per via di un’infezione in corso al momento della prima chiamata, lo specialista che lo seguiva aveva preferito far slittare la vaccinazione. Adesso che l’infezione è passata, la famiglia del pensionato ha contattato di nuovo il dottore per prenotare un nuovo appuntamento, dato che è impossibile utilizzare il portale dedicato, su Sardegna Salute, e a nulla servono le mail inviate all’Ats. Dall’Azienda non rispondono.
Ma contattando il medico di famiglia è arrivata la sorpresa: stando a quanto riferito dal dottore di Cagliari, al momento solo l’Ats ha voce in capitolo sulle vaccinazioni. I medici di base, a ben vedere, sono tagliati fuori. Ma l’Ats, a sua volta, non sta facendo le chiamate ai pazienti fragili nè riprogrammando le vaccinazioni saltate per motivi di salute. Sono diverse le segnalazioni che ogni giorno arrivano alla nostra redazione da parte di persone (o loro familiari) che avrebbero la priorità, ma alle quali non è stata inoculata nemmeno la prima dose.
L’elemento che sorprende è che in più occasioni si era parlato di un accordo tra Regione e medici di base, annunciato dalla stessa Giunta. Ma adesso non si capisce perché l’intesa non sia operativa. Almeno non del tutto, non pienamente. Nella sua visita in Sardegna anche il generale Paolo Francesco Figliuolo aveva tirato in ballo i medici di famiglia, citandoli come un tassello importante della vaccinazioni.