La Fondazione Gimbe, che ogni settimana fa il monitoraggio sull’andamento del Covid e adesso anche sulle vaccinazioni, ha diffuso i nuovi dati. Il quadro che si registra in Sardegna è fatto di chiaroscuri, con buoni dati che si alternano a record negativi. Ecco il quadro.
Nella settimana dal 3 al 9 marzo è risalita sino al 32 per cento, rispetto alla settimana precedente, la variazione percentuale dei nuovi casi di Covid in Sardegna. Continua, però, il calo degli attualmente positivi per 100.000
abitanti: sono 789 rispetto ai 790 dell’ultima settimana di febbraio. Una variazione minima ma che è comunque importante nella valutazione del Comitato tecnico-scientifico nazionale e Istituto superiore di sanità per decidere la fascia di colore da assegnare a ogni singola regionale. La Sardegna, come noto, è in zona bianca dal 1° marzo.
Buono anche il dato sugli ospedali, dove la situazione è sempre ideale: l‘occupazione dei posti letto da parte dei pazienti Covid continua a mantenersi stabile, ben al di sotto della soglia di sicurezza, quella che invece aveva portato la Sardegna in zona arancione tra gennaio e febbraio: sia nei reparti ordinari che nelle terapie intensive è al 12 per cento, a fronte di un tetto massimo fissato rispettivamente al 40 e al 30 per cento.
Per quanto riguarda i vaccini, invece, la Sardegna arranca: secondo il report Gimbe, la popolazione che ha completato il ciclo vaccinale è pari al 2,4 per cento (la media in Italia è 2,93%). La popolazione degli anziani con più di 80 anni a cui sono state somministrate le due dosi è all’1,2 per cento, un dato che relega la Sardegna all’ultimo posto tra le regioni italiane (la media nazionale è di 5,2%).