Caffè svizzero Cagliari

Un tuffo nel passato: cinque locali storici della Sardegna da visitare almeno una volta

Un tempo salotti per gli artisti e punti di ritrovo per i cittadini, alcuni locali dell’Isola conservano ancora oggi un fascino unico e inimitabile

di Alessandro Fracassi

Visitare un locale storico sardo rappresenta un’occasione unica per immergersi nella storia dell’Isola. Influenze culturali e stili d’altri tempi si intrecciano all’interno di luoghi dominati da sapori e profumi variegati e frequentati tanto dagli artisti quanto dai cittadini comuni. Da Sassari a Cagliari passando per Nuoro: ecco a voi i cinque locali storici della Sardegna da visitare almeno una volta.

Caffè Svizzero, Cagliari
Il Caffè Svizzero, riaperto dopo un lungo restauro, nasce ai piedi dello storico Palazzo Accardo, costruito alla fine dell’800. Avviato nel 1901 ed eretto sull’antica cripta di Sant’Agostino, sotto una cappella ipogea, il locale è famoso per essere una caffetteria storica ed elegante nel cuore della città: i mobili antichi e i pregiati interni di legno fanno da cornice a un luogo suggestivo che riporta il visitatore ai tempi della Belle Époque tra espositori di confetti e caramelle, antichi lampadari, volte di pietra e uno stile inconfondibile. Un alone di mistero e curiosità avvolge lo Svizzero: leggenda narra che il Caffè fosse la casa di sette fantasmi, buoni. Uno di questi, il Signor Devoto, fu uno dei primi fondatori del Caffè. Si dice che indossi sempre un completo elegante e porti lunghi baffi. Il personale del locale racconta che, all’apertura, trova oggetti spostati e sente di non sentirsi mai veramente solo.

Caffè Svizzero, Largo Carlo Felice 6 (Cagliari).

Caffè Pasticceria Tramer, Cagliari
Nato nel 1850 da titolari svizzeri, il Caffè Tramer è una delle caffetterie più conosciute in città. All’ingresso del locale, in Piazza dei Martiri d’Italia, il primo dettaglio che balza all’occhio è la scritta “Offelleria”, riferimento diretto alle Offelle, che altro non erano se non delle antichissime focacce dolci di farro. Il locale, dagli arredi in legno scuro, le vetrine alte fin quasi al soffitto, gli antichi strumenti da bar, il grande lampadario e la volta decorata, è diventato celebre negli anni per le sue spettacolari Meringhe, soffici nuvole dolci che da oltre un secolo conquistano i clienti. Il locale è stato inoltre rilevato dal gruppo Dulcis che ha aperto altri quattro locali in città, acquistando anche la ricetta delle Meringhe, trascritta a mano nel 19° secolo, tramandata di generazione in generazione e mai cambiata. Si narra che Antonio Gramsci, da bambino, mettesse da parte qualche soldo per acquistare le gustose Meringhe di Tramer.

Caffè Pasticceria Tramer, Piazza Martiri d’Italia 11 (Cagliari)

Antico Caffè, Cagliari
Nel 1838 Lazzaro Canepa, emigrato dalla Liguria, sbarcò nel sud dell’Isola per aprire l’omonimo Caffè, nel cuore di Cagliari, davanti al Bastione di Saint Remy. Nel 1855 il locale cambiò nome in “Caffè Genovese” diventando un salotto elegante per artisti e personalità illustri. Tra gli ospiti che lo hanno amato vanno senz’altro citati la poetessa Sibilla Aleramo che attendeva il suo amato tra i tavoli dell’Antico Caffè, il premio Nobel Grazia Deledda, i poeti Salvatore Quasimodo e Gabriele D’Annunzio e lo scrittore e drammaturgo inglese David Herbert Lawrence. Dopo aver superato indenne i bombardamenti della Seconda guerra mondiale, l’Antico Caffè – sotto tutela da parte del Ministero per i Beni Culturali – è tornato ai suoi antichi splendori. Un locale unico nel suo genere, caratterizzato da un’atmosfera rétro e dalle suggestive foto d’epoca fino al dehors elegante dove si possono gustare prodotti di finissima pasticceria e ottime specialità culinarie.

Antico Caffè, Piazza Costituzione 10 (Cagliari)

Caffè San Carlo, Sassari
Uno dei luoghi simbolo della città, riaprirà finalmente i suoi battenti il prossimo 12 dicembre dopo un lungo periodo di chiusura. Fondato nel 1820, il Caffè San Carlo è stato, in passato, e sarà nel prossimo futuro una meta fondamentale del centro storico di Sassari, a due passi dai “salotti” cittadini, piazza d’Italia e piazza Castello, dove si sono spesso intrecciati gli incontri e le idee che hanno dato forma e vita alla storia della città. Nel corso degli anni, il locale ha infatti ospitato intellettuali, artisti e politici di spicco ma anche cittadini comuni fino a oggi, tornando a essere uno dei luoghi centrale della vita sociale sassarese. Ora, grazie a due giovani imprenditori locali, è pronto a ritornare ai fasti di un tempo con una proposta culinaria tutta da scoprire.

Caffè San Carlo, Portici Bargone e Crispo 1 (Sassari)

Caffè Tettamanzi, Nuoro
Anticamente chiamato “Bar Majore”, il locale di Corso Garibaldi nasce nel 1875 dall’ebanista piemontese Antonio Tettamanzi e viene utilizzato come una delle ambientazioni del celebre romanzo dello scrittore Salvatore Satta, “Il giorno del giudizio”. Il Tettamanzi, riconosciuto dal Ministero della Cultura come bene di interesse socio-artistico e culturale, era frequentato da intellettuali e artisti della scena vita cittadina tra i quali il già citato Salvatore Satta ma anche il pittore e scrittore Antonio Ballero e Grazia Deledda, affascinata da bambina dai divani rossi, dagli specchi, dalle sale e dalle porte vetrate del locale. Tutto, all’interno del Tettamanzi, è incentrato sul concetto di cultura a 360 gradi: i libri sospesi che oscillano dal soffitto, una grande bacheca con tutte le traduzioni del romanzo di Satta e gli stucchi originali di Antonio Tettamanzi che fanno da contorno a un’esperienza unica e ricca di fascino.

Caffè Tettamanzi, Corso Giuseppe Garibaldi 75 (Nuoro)

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