La Sardegna ancora in prima linea per salvare bambini e profughi in fuga dall’Ucraina. È partita ieri una nuova missione umanitaria: obiettivo salvare 26 bambini e quattro mamme.
Lo annuncia sulla sua pagina Facebook il deputato Ugo Cappellacci, presidente della sezione ucraina dell’Unione Interparlamentare, che ha lasciato ieri la Sardegna insieme al console ucraino, Anthony Grande per raggiungere il confine polacco dell’Ucraina.
“Per il momento sono 26 i bimbi pronti per partire insieme a 4 mamme . spòiega Cappellacci sul suo post – . Ma ancora confidiamo che possano arrivarne degli altri da qui a domani (oggi ndr)”. La prima carovana, rientrata in Sardegna giovedì, ha consentito di condurre nell’isola circa 60 bambini provenienti dalle case famiglie del Donbass. I profughi sono stati ospitati in una struttura messa a disposizione dal Comune di Cagliari e una seconda individuata dall’assessorato regionale al Lavoro tramite la Caritas e la Croce Rossa Italiana.
“Se qualcuno avesse contatti con famiglie ucraine che possano raggiungere la zona di Reni (Ucraina) – spiega il presidente della sezione ucraina dell’Unione Interparlamentare – e vogliano rientrare con noi segnalatecelo”.
Intanto la Città Metropolitana di Cagliari e la Croce Rossa Italiana lavorano insieme per l’emergenza Ucraina. L’ente ha messo a disposizione del Comitato Regionale Sardegna la sede che costituirà il polo logistico per le attività di raccolta farmaci da inviare nei territori colpiti dalla guerra.
Il centro sarà ospitato nei locali in via dei Valenzani a Cagliari, e servirà da snodo di facilitazione nel quale confluiranno tutti i materiali e i mezzi di emergenza provenienti dai sei comitati territoriali sardi (Cagliari, Oristano, Nuoro, Sassari, Olbia e Bosa), per lo smistamento, l’imballaggio e la spedizione. L’obiettivo principale è quello di reperire tipologie specifiche di medicinali e altri materiali sanitari. L’invito è rivolto a farmacisti, associazioni di farmacisti e aziende fornitrici, al fine di garantire la qualità del prodotto e raccogliere quantitativi di una certa entità che possano agevolare l’imballaggio e la spedizione, in considerazione delle difficoltà transfrontaliere.
Le imprese interessate possono contattare il comitato regionale o i comitati territoriale per consultare l’elenco dei farmaci e dei materiali medicali necessari. “A causa delle difficoltà di trasporto e di accesso in Ucraina, le derrate alimentari e gli altri beni di sussistenza saranno acquistati sul posto, per questo motivo è preferibile che i privati contribuiscano con donazioni in denaro”, spiega il presidente del Comitato Regionale, Sergio Piredda ricordando la campagna della Cri nazionale per la raccolta fondi tramite sms al numero unico nazionale 45525 o contattando la Croce Rossa all’indirizzo e-mail donazioni@cri.it per importi più cospicui. Nel polo logistico opereranno i volontari provenienti dai comitati territoriali e circa venti mezzi di trasporto.
“Stiamo concentrando gli sforzi non solo sull’accoglienza ma anche sulla fornitura di aiuti concreti da inviare in Ucraina – spiega il sindaco metropolitano, Paolo Truzzu – La stretta collaborazione con la Croce Rossa ci ha consentito di predisporre in tempi rapidissimi questo importante centro a valenza regionale per far fronte all’emergenza”.