Ucraina, la Sardegna si prepara ad accogliere i profughi

“La Sardegna è pronta per l’accoglienza dei profughi”. Lo dichiara l’assessore regionale con delega alla Protezione civile, Gianni Lampis, che oggi ha partecipato alla videoconferenza col dipartimento nazionale della Protezione civile e la Conferenza delle Regioni. “Abbiamo votato uno schema di bozza dell’ordinanza – spiega -, che dovrà ottenere il via libera dal presidente del Consiglio, per consentire alle Regioni di essere immediatamente operative per la gestione dell’accoglienza e di primo soccorso a favore dei profughi ucraini“. Il sistema, annuncia, “sarà simile a quello che abbiamo già utilizzato in occasione dell’emergenza umanitaria che ha riguardato l’Afghanistan“. In particolare, “le persone saranno accolte in strutture ricettive o di altra natura, grazie anche all’apporto decisivo del sistema regionale di protezione civile che, insieme al mondo del volontariato, è a disposizione con le sue professionalità nell’attività di assistenza e di soccorso”. Massima attenzione sarà dedicata agli aspetti sanitari. Lampis ha infatti ricordato la circolare del generale Figliuolo con la quale si mettono a disposizione i sistemi sanitari regionali per le vaccinazioni anti Covid, oltre a uno screening approfondito, propedeutico alla successiva dislocazione dei profughi nelle strutture di prima accoglienza. Si moltiplicano in tutta l’Isola le iniziative di solidarietà per aiutare la popolazione ucraina e accogliere i profughi. Sono sempre di più le iniziative che stanno prendendo forma e la Croce rossa cerca di tenere il filo e coordinare i diversi interventi spontanei.

SASSARI. L’Ersu di Sassari non volta la faccia davanti all’emergenza dei profughi ucraini e si dichiara disponibile ad accogliere nelle proprie strutture studenti e accademici in fuga dal paese in guerra. “È nostro dovere condannare con fermezza ogni atto di violenza e di prevaricazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali. I valori della fratellanza tra i popoli si esprimono anche attraverso l’accoglienza. Vogliamo aprire le porte di casa Ersu per esprimere tutto il nostro sostegno a cittadini e cittadine incolpevoli ed offrire loro un’opportunità di salvezza”, spiega il presidente dell’Ente, Massimo Sechi. Concretamente l”Ersu potrà offrire sin da subito posti letto nelle residenze e pasti giornalieri nella mensa universitaria di via Dei Mille. “In recepimento delle sollecitazioni del Governo nonché del ministro dell’Università e della Ricerca, siamo sensibili e solidali con il mondo accademico ucraino e ritengo sussista la possibilità da parte dell’ente, di rendersi disponibili a contribuire, nel rispetto delle proprie prerogative istituzionali, nelle azioni volte a sostenere gli studenti, i ricercatori e i docenti di nazionalità ucraina, in questo momento di emergenza causato dal conflitto in corso”, precisa il direttore Libero Meloni.

CAGLIARI. Il chiosco di piazza Ingrao è stato consegnato al Consolato d’Ucraina a Cagliari. Le chiavi del chiosco sono state consegnate alla rappresentante del Consolato a Cagliari, Valentina Pischedda. L’intervento, coordinato dal servizio Parchi, verde e gestione faunistica, ha consentito il ripristino e la restituzione alla piena funzionalità del chiosco che, a partire dai prossimi giorni, sarà utilizzato quale punto informativo da parte dell’entourage consolare. “In pochi giorni la città di Cagliari – commenta il sindaco Paolo Truzzu – ha risposto positivamente alla richiesta del Console d’Ucraina Anthony Grande del 28 febbraio e, grazie alla delibera 20 del primo marzo della Giunta Comunale, è stato possibile mettere a disposizione degli spazi comunali che saranno indispensabili per il coordinamento delle attività consolari relative alla crisi ucraina. Ringrazio le donne e gli uomini degli uffici comunali per il solerte ed efficace lavoro”. “Dopo aver aperto le porte dei locali di via Santa Margherita, che ospiteranno i servizi del Consolato per la crisi ucraina – aggiunge l’assessore della Pianificazione strategica e dello Sviluppo urbanistico e Verde pubblico, Giorgio Angius -, al termine dei necessari lavori, oggi abbiamo consegnato le chiavi e messo a disposizione del Consolato Ucraino anche il chiosco di piazza Ingrao che sarà utilizzato quale punto informativo”.

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