Il pugno ricevuto in pieno viso gli è stato fatale. A questo conclusione è giunto il medico legale Franco Lubino dopo l’autopsia sul corpo di Roberto Delrio, il 60enne algherese morto la scorsa settimana dopo sette giorni di coma. L’uomo aveva perso conoscenza in seguito all’aggressione subita per una mancata precedente.
I fatti sono accaduti nel centro della città catalana. A sferrare i colpi il 42enne Roberto Di Seri, indagato per omicidio preterintenzionale. Delrio è deceduto a causa di una “cerebropatia contusivo-emorragica post traumatica”, ha stabilito il medico legale incaricato dalla Procura di Sassari. All’esame necroscopico hanno partecipato il pm Paolo Piras e il perito di parte, Francesco Serra, nominato dagli avvocati difensori dell’indagato, Sergio Palmas e Luca Sciaccaluga. La famiglia di Delrio, assistita dall’avvocato Stefano Carboni, ha scelto di non nominare un proprio consulente tecnico.
Su disposizione della Procura, la salma è stata restituita alla famiglia e oggi pomeriggio alle 15,30 si svolgeranno i funerali nella chiesa del Santissimo Nome, ad Alghero. Al momento gli inquirenti mantengono il massimo riserbo su altre evidenze emerse dall’autopsia, mentre la Polizia del Commissariato di Alghero (nella foto) continua le indagini per stabilire la verità dei fatti.
Secondo quanto appurato finora, Delrio viaggiava in auto con il proprio figlio e all‘incrocio tra via Barraccu e via XX Settembre avrebbe oltrepassato lo stop rischiando di colpire De Seri che passava in sella alla sua moto. Fra loro sarebbero volati insulti e poi i due si sarebbero ritrovati casualmente davanti a un bar vicino al Liceo scientifico. Lì avrebbero ripreso a litigare e Di Seri avrebbe sferrato un pugno contro Delrio che cadendo a terra ha battuto la testa. Il motociclista, insieme ad altre persone, ha tentato di soccorrerlo ma il 60enne ha perso subito conoscenza. Poi la corsa all’ospedale, il ricovero in Rianimazione e dopo sette giorni di coma, la morte.