Trichinellosi a Orgosolo, false schede dei suini: sindaco e 2 assessori a processo

Il sindaco di Orgosolo, Dionigi Deledda, e gli assessori comunali Francesco Battaccone e Antonio Luigi Cossu sono stati rinviati a giudizio con l’accusa, rispettivamente, di favoreggiamento (il primo cittadino e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale (gli altri due esponenti della Giunta). I fatti incriminati riguardano la gestione dell’emergenza trichinellosi (una malattia presente soprattutto nei suini) nel gennaio del 2011, quando un’intera famiglia del paese barbaricino fu ricoverata in ospedale, vittima dell’infezione per il consumo di maiali infetti.

Le indagini sono partite dalla Squadra investigativa del Commissariato di Orgosolo e approdate davanti al pm della Procura di Nuoro Giorgio Bocciarelli che ha chiesto il rinvio a giudizio dei tre, confermato poi dal Gup. All’epoca il sindaco Deledda aveva emesso un’ordinanza che stabiliva la consegna di campioni di diaframma di ogni suino allevato allo stato brado e macellato per uso familiare insieme ad una scheda sottoscritta dall’allevatore, al fine di sottoporli presso l’Istituto Zooprofilattico di Nuoro alla ricerca delle larve di trichina. Un suino è risultato positivo, ma quando i sanitari hanno cercato di risalire al nome del proprietario, il nome corrispondente a quel diaframma era un certo Antonio Balia, persona mai esistita all’anagrafe del Comune. Dalle indagini è emerso che le schede sarebbero state consegnate dall’assessore al Commercio Battaccone, utilizzando il nome appunto di Balia. Inoltre, è risultata falsa un’altra scheda di accompagnamento sottoscritta a nome di un altro allevatore di Orgosolo (il cui campione è risultato ancora una volta positivo), il quale era inconsapevole che qualcun altro avesse utilizzato il suo nome per consegnare quel campione di diaframma.

La Polizia ritiene che quest’ultima scheda sia stata consegnata dall’altro assessore indagato, Cossu, per compiacere il suo collega Battaccone a cui premeva mantenere l’anonimato sulla proprietà dei suini macellati abusivamente. Gli inquirenti hanno accertato inoltre che il sindaco era presente al momento del ritiro delle carcasse dei suini schedati sotto falso nome per lo smaltimento, da cui l’accusa per lui di favoreggiamento. Il prossimo gennaio inizierà il processo davanti al Giudice monocratico del Tribunale di Nuoro.

“Sono sereno sull’inchiesta che mi riguarda: a Orgosolo ci sono 4mila e 500 persone – ha commentato il sindaco Deledda – non potevo sapere che quel nome all’interno dell’ordinanza da me emessa sullo smaltimento delle carcasse era falso”.

 

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