Trentadue in pensione senza requisiti: indagato un funzionario, Cgil lo licenzia

Sono i patronati Inca di Guspini, San Gavino e Villacidro, e non i Caf Cgil come appreso inizialmente, quelli perquisiti dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria del Tribunale di Cagliari in collaborazione con i militari del Nucleo ispettorato del lavoro nell’ambito dell’inchiesta avviata dalla Procura del capoluogo sardo su un giro di pensioni che sarebbero state percepite illegalmente.

Iscritto nel registro degli indagati l’allora funzionario responsabile degli uffici di Guspini, San Gavino, Villacidro, Serramanna e SanluriAntonello Deidda a gennaio è stato sospeso dal lavoro e da oggi licenziato dalla Cgil per motivi disciplinari. Trentadue le pensioni, al momento, che sarebbero state percepite, principalmente da artigiani, in maniera irregolare. Le indagini sono partite a gennaio dopo un esposto presentato dalla stessa Cgil, parte lesa in questa vicenda.

“A dicembre dello scorso anno – racconta all’Ansa Antonello Congiu, segretario della Camera del lavoro Sardegna sud occidentale – i nostri uffici legali hanno ricevuto dai nostri iscritti diverse lamentele perché l’Inps aveva sospeso loro la pensione. Abbiamo subito attivato i nostri ispettori per l’acquisizione delle pratiche negli uffici dei patronati Inca di San Gavino, Guspini e Villacidro, dove erano state riscontrate alcune anomalie. Il 28 gennaio abbiamo quindi presentato un esposto in Procura. La Cgil è parte lesa, lo si evince leggendo il decreto di perquisizione“.

Il 13 gennaio l’allora responsabile dei patronati è stato sospeso dal lavoro. “Oggi abbiamo provveduto al suo licenziamento per motivi di carattere disciplinari – annuncia il segretario – noi ci sentiamo traditi da questa vicenda, si è abusato della nostra fiducia e di quella dei nostri iscritti. Il mio interesse è tutelare la Cgil e chi opera ogni giorno per la tutela dei lavoratori. Quanto successo rischia di mettere in discussione l’operato di molte persone”. Gli avvocati Guido Manca Bitti e Nicola Flori, che difendono Deidda, attendono di conoscere nel dettaglio le accuse per valutare come procedere.

LEGGI ANCHE: In pensione senza avere i requisiti: carabinieri nella sede Caf della Cgil

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