Portare i turisti lungo i percorsi un tempo battuti dai pastori del Supramonte, accoglierli negli antichi ricoveri fatti di pietra e frasche e accompagnarli in un viaggio alla scoperta delle realtà locali. Tra storia, racconti e prodotti locali d’eccellenza.
Nasce con questo obbiettivo ‘Le vie de Sos Pinnettos’ il progetto realizzato dalla Coldiretti Nuoro-Ogliastra, finanziato dalla Camera di commercio nuorese, che coinvolge i paesi di Orgosolo, Dorgali, Baunei e Urzulei assieme a diverse aziende del territorio. “L’idea – spiega il presidente Leonardo Salis – è nata da escursione tra Montes e Cala Luna. In quest’occasione abbiamo apprezzato la costruzione di un antico cuile (pinnetto sardo), e ci siamo chiesti come i nostri predecessori riuscissero a vivere in questi luoghi. Ecco perché ci è venuto in mente di far conoscere le storie degli antichi caprari coinvolgendo le aziende del territorio che lavorano con le materie prime della zona: è un modo per raccontare ai turisti la nostra storia e promuoverci a trecentosessanta gradi”.
Le aziende che hanno aderito al progetto sono quindici e fanno parte del circuito di Campagna Amica. Tra queste ci sono ditte individuali, imprese a conduzione familiare e realtà di maggiori dimensioni. Si va infatti da imprese che producono liquori o birra al caseificio che a Dorgali dà lavoro a trentacinque dipendenti e alle cantine sociali produttrici di vino a Orgosolo e Dorgali. L’offerta poi si allarga anche a operatori turistici e alle attività che si occupano di accoglienza e escursioni. [continua dopo le gallery]
Il racconto del territorio passa dal reale al virtuale attraverso un sito web e a una applicazione per smartphone dove i visitatori troveranno tutti i percorsi, la descrizione delle aziende e dei Comuni coinvolti assieme a una serie di video che promuovono le attività in programma. A questo si aggiunge un documentario di trenta minuti che grazie all’uso di immagini aeree mostra le bellezze del territorio dai monti alla costa. “Questo progetto – afferma Alessandro Serra, direttore locale di Coldiretti – ci consente di fare valutazioni di carattere promozionale, culturale ma anche ambientale soprattutto in riferimento a quello che è successo quest’estate in Sardegna con gli incendi. Valorizzare le nostre montagne è un modo per preservarle e tenerle vive”.
Andrea Deidda
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