Torres retrocessa in D, i tifosi non si arrendono: domani corteo a Sassari

I tifosi della Torres non si arrendono. Domani alle 18 un corteo si muoverà per le vie della città partendo da piazza Castello. L’hanno deciso i trecento tifosi radunati nel pomeriggio al “Vanni Sanna” di Sassari. Tra le varie anime del popolo rossoblù c’è tanta amarezza per quello che è successo e molta rabbia per la disparità di trattamento riservata alla Torres. “È stata colpita alle spalle, le hanno impedito di difendersi se non nel consiglio di garanzia del Coni, quando la serie C sarà già iniziata e i buoi saranno scappati”, affermano i tifosi della Nuova Guardia tramite un volantino. “Rimarchiamo la sproporzione di trattamento – dicono – e sosterremo ogni istanza per ottenere giustizia”. Quanto al presidente, Domenico Capitani, “si esprima sul futuro e dica se la squadra sarà iscritta in serie D; spesso in questi due anni abbiamo taciuto per il bene della Torres, ma ora il vaso è colmo”. Perentoria anche la Fondazione Torres. “Finché la giustizia sportiva non completerà il suo corso stiamo uniti e remiamo nella stessa direzione”, dice il cda. “Il coinvolgimento della Torres in questa vicenda è un fatto unico nella storia ultracentenaria della Torres – è il rammarico – ma è ancora il momento di pretendere giustizia e parità di trattamento rispetto ad altri club che, pur in presenza di contestazioni più gravi, non sono stati puniti con altrettanta severità”. La Fondazione chiede chiarezza a Capitani “per capire che azioni mettere in campo per il bene del club”, e alle istituzioni. “Adoperarsi per la permanenza nel calcio professionistico e per salvaguardare un simbolo dell’identità di Sassari è prioritario”.

 

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