Attesa al Teatro Lirico di Cagliari per la scelta del nuovo sovrintendente chiamato a sostituire l’uscente Claudio Orazi, la scadenza delle manifestazioni di interesse per l’incarico scade lunedì 7 ottobre. E filtrano primi malumori e preoccupazioni per il futuro. Soprattutto alla luce di una decurtazione di 1,2 milioni di euro del fondo Fus (Fondo unico per lo spettacolo) rispetto all’anno precedente.
“Le motivazioni del taglio molteplici – spiega il coordinatore della Rsu, Simone Guarnieri – e sono da ricercarsi principalmente in un deficitario reperimento di risorse private, nella produttività inferiore ad altre Fondazioni e nella decisione di destinare risorse, altrimenti dedicate alla produzione, alla ricapitalizzazione dell’azienda”. I conti, invece, sono a posto.
“Dai bilanci emerge una situazione economica e patrimoniale innegabilmente migliorata – confermano i rappresentanti dei lavoratori – e questo grazie al contributo di tutti i soggetti istituzionali: in primis la Regione, e a seguire lo Stato, il Comune di Cagliari e la Fondazione di Sardegna”.
Più ombre che luci sull’operato di Orazi. “Pur avendo avuto un’innegabile parte attiva nella gestione del riordino economico finanziario del teatro, il sovrintendente uscente – denuncia la Rsu – ha consegnato un teatro senza una struttura organizzativa adeguata; non ha affrontato con la necessaria pervicacia il problema delle numerose cause di lavoro ancora pendenti; ha lasciato in eredità accordi normativi ed economici disattesi per la bocciatura della Corte dei Conti; ha inspiegabilmente presentato ai Revisori dei Conti l’accordo sul premio di produzione siglato con la Rsu con sei mesi di ritardo concorrendo direttamente alla mancata corresponsione ai lavoratori dello stesso; non ha incrementato la presenza del nostro teatro sul territorio regionale; non è stato in grado di attrarre finanziatori privati”.
Quindi la richiesta di una svolta: “Auspichiamo che il Cdi e il nuovo presidente della Fondazione, il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, apprestandosi ad indicare il nuovo sovrintendente, riescano a individuare una figura che sappia dare continuità al riordino economico ma discontinuità e totale trasparenza nel governo dell’azienda, ricercando un proficuo confronto fra tutti i soggetti interessati al bene del Teatro”.